Fiorentina, l'ex Pin:| 'Antognoni sia garante...'
'Il primo giorno di ritiro è come il primo giorno di scuola. Si respira un clima nuovo, ci sono le aspettative dei tifosi, quelle della società, ma determina anche il periodo passato fra la fine del campionato precedente e la nuova stagione. Nella mia prima stagione alla Fiorentina la febbre era a quaranta, perché i viola avevano sfiorato lo scudetto l'anno precedente. Ci si ritrovava in un hotel in viale Europa, mi ricordo il pullman con Daniel Bertoni e Giancarlo Antognoni, ovvero i mostri sacri con cui ho condiviso poi grandissime stagioni. Avevo ventuno anni e mi tornano in mente i primi giorni di ritiro con Federico Rossi, anche lui neo acquisto nell'estate dell'82'. L'ex difensore Celeste Pin, nelle ore in cui la Fiorentina inizia il proprio raduno pre-stagionale, ricorda i suoi primi giorni in maglia viola.
'Il calcio oggi è cambiato, e nessuna squadra è già formata nel primo giorno di ritiro. Non bisogna spaventarsi; non mi piace, ma va accettato - ha aggiunto Pin, ospite ai microfoni di Radio Toscana -. Firenze vive dell'ottimismo della squadra. Serve ricostruire un rapporto con i tifosi, e questo manca. Bisogna ripartire, per riaccendere Firenze basterebbe Giancarlo Antognoni in società, una persona che non divide ma unisce. Firenze ha bisogno di una persona che abbia nel dna la capacità di legare le diverse mentalità del fiorentino. Vorrei che i Della Valle rimanessero a Firenze per sempre, perché sono una certezza dal punto di vista economico, ma manca una figura in società che gli faccia da garante, come sarebbe appunto Antognoni. Jovetic ha avuto la sfortuna di stare un anno fermo: è bravo, ma è la società che deve ricostruire la propria forza e dare segnali ai tifosi'.