Fiorentina-Juventus fa ricordare sfide molto accese nel recente passato. 'Ricordo l'ingresso allo stadio quando giocavamo a Firenze, perché eravamo circondati da cassonetti bruciati: il pullman andava rifatto nuovo quando tornavamo a Torino - ha raccontato l'ex centrocampista bianconero Beniamino Vignola, ospite ai microfoni di Radio Toscana -. Il pubblico di Firenze era fra i più caldi d'Europa, ma ricordo anche poche nostre sconfitte. Passarella incuteva timore, ecco perché si cercava di tenersi a largo da lui. In campo si rendeva antipatico, ma era una splendida persona fuori. Il mio calcio era diverso da quello di oggi, adesso forse il business economico ha avuto il sopravvento sullo spettacolo. Del calcio di oggi mi piace il campo. Quello che c'è al di fuori ha stravolto il gioco che conoscevo io'.

'Mi fa un brutto effetto vedere la Juventus in questa posizione di classifica, la strada per essere la squadra vincente che fu è ancora molto lunga - ha aggiunto l'ex bianconero -. Se non c'è qualità nel calcio si vince poco. Alla Juventus oggi manca. La sfida di domenica prossima poteva essere peggiore di quanto non sarà. La Fiorentina è uscita dall'anonimato che ha avuto per larga parte del campionato, mentre i bianconeri hanno avuto un paio di colpi di coda: non sarà come una sfida di alcuni anni fa, ma ci sarà pur sempre qualcosa di importante in palio'.