Fiorentina-Juventus: il cuoco viola e la ricetta sui gobbi
L.C.
Sgobbizzare i gobbi. Istruzioni per l’uso: buttarne undici in acqua bollente, far lessare per novanta minuti, dopodiché purificare con abbondante salsa di melanzane, rigorosamente viola. Annaffiare il tutto con Chianti rubino, accendere la tv, incrociare le dita e sperare che Cuadrado, Gomez e Joaquin diano una mano a mandare giù il boccone. La ricetta anti Juve per la regina di tutte le partite è da gourmet: gobbi gratinati ai quattro sapori. Il piatto scaramantico è stato partorito dalla fantasia dello chef Marco Francini della trattoria Da Sergio al 145 rosso di Borgo San Frediano, sotto la toque blanche da cuoco un cuore 100 per 100 viola che batte da 42 anni. Personaggio lanciato e affermato grazie alla trasmissione «Artemio» di Radio Toscana con Giacomo Guerrini e Niccolò Ceccarini. Protagonista assoluto: il cardo gobbo di Nizza Monferrato, ingrediente piemontese principe delle frittate fiorentine riadattato, con buona pace del maestro Pellegrino Artusi, in occasione del match. Il rituale di purificazione dovrà avvenire rigorosamente prima del fischio di inizio col piatto fumante davanti allo schermo. “La ricetta – spiega lo chef, presidente del Borgo San Frediano Viola Club al quotidiano La Nazione – è una dichiarazione d’amore per la nostra squadra ma anche un auspicio a cucinare gli avversari per bene e mangiarseli in un boccone solo”. Un rito propiziatorio per esorcizzare l’adrenalina, ma anche un «cicchetto» da parte di chi ancora non ha scordato il tweet lanciato dal club bianconero lo scorso marzo dopo la cena di Agnelli e il dg juventino Marotta a base di bistecca alla fiorentina in una trattoria del centro storico alla vigilia del match di Europa League fra viola e bianconeri. Il club dopo la vittoria della Juve a Torino nella sfida di serie A contro i viola cinguettò dalla sua pagina twitter: “Buona la fiorentina a pranzo ci vediamo fra 4 giorni per cena”. “Per questo – spiega chef Francini – come tocco finale bisogna aggiungere una gratinata veloce. Poi insaporire con grana, mozzarella, pomodoro e melanzane. Sperando sempre che ogni sapore si trasformi in un gol. Mentre per gli juventini più permalosi – aggiunge – abbiamo anche una versione più soft e raffinata: gobbi al tartufo d’alba”. Quella sfida a colpi di robusta goliardia gastronomica ancora non è stata dimenticata. Stavolta la vendetta potrebbe essere un piatto da servire caldo.