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    Fiorentina, il segreto di Jovic: 'Più segna più cresce d'autostima. Ecco come ha conquistato il Real Madrid'

    Fiorentina, il segreto di Jovic: 'Più segna più cresce d'autostima. Ecco come ha conquistato il Real Madrid'

    All’interno dell’edizione odierna de Il Corriere dello Sport è apparsa una lunga intervista all’ex allenatore dell’Eintracht Francoforte Adi Hutter, il quale ha avuto modo di analizzare il deludente inizio di stagione di Luka Jovic: il tecnico conosce molto bene il serbo, ed è stato uno dei primi a lanciarlo nel calcio europeo. Questi i temi toccati:
     
    "Quando ci siamo incrociati per la prima volta, Luka era gli inizi della carriera. Tra di noi ci fu qualche difficoltà, non lo nascondo, ma per risolvere ogni problema scegliemmo di parlare in modo diretto. Gli spiegai che cosa pretendevo in partita: volevo sempre di più da lui e alla fine individuammo la giusta posizione in campo. Fu grazie a quell'intesa che l’anno dopo Jovic andò al Real". 
     
    Ha poi analizzato la scelta dell’attaccante di accettare le avance dei Blancos: "Fu una decisione che si può giudicare sotto due punti di vista. Come tecnico dell’Eintracht, a mio avviso, sarebbe stato meglio se fosse rimasto ancora un anno con me. Ma al contempo, quando a chiamarti è il Real, come fai a dire di no? La decisione fu facile anche se poi Luka ha avuto difficoltà evidenti. Perché? Per due motivi. Il Real Madrid giocava con un sistema di gioco che prevedeva solo una punta e soprattutto, già allora, il titolare era un certo Benzema. Non penso serva aggiungere altro". 
     
    Infine ha parlato di quale fosse stata la molla che lo ha portato a diventare il giocatore che adesso è: "Il segreto fu tutto nel cambio del suo atteggiamento in campo. Risolti i problemi tra di noi, dopo il primo gol Luka prese a segnare a raffica sia in Bundesliga che in Europa League, dove ci trascinò fino alle semifinali. Più faceva rete e più cresceva in autostima. A dire il vero il nostro sistema di gioco era anche il top per lui: i compagni lo riempivamo di assist dentro l’area di rigore". 
     

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