Mai come stavolta lo slang americano si è mischiato coi cori del tifo viola. 'Noi americani della Curva Ferrovia saremo stati duemila. Con la Juve. Ma anche con il Milan. Un record'. Jim Kauffman è il vicedirettore della Syracuse University in Florence, uno dei più importanti istituti di cultura e formazione americani d'Italia, e soprattutto un super tifoso della Fiorentina da anni abbonato della Ferrovia. E' uno degli statunitensi che diffondono il 'verbo' tra gli studenti americani di Firenze: 'Tifate viola, venite allo stadio, very beautiful'. E loro, i ragazzi, maschi ma soprattutto femmine, rispondono alla grande. Maglie, sciarpe, cappellini, fischietti, gli studenti americani allo stadio sono sempre più numerosi. Un fenomeno in crescita da qualche anno. E che, stando all'occhio attento ed esperto di Kauffman, ha appunto toccato punte record nelle partite con Juve e Milan.

Da un paio d'anni c'è un network in costruzione tra la Fiorentina e le scuole americane. Tutti i principali istituti, all'inizio dei corsi organizzano almeno una giornata in Ferrovia per una partita. 'È un modo per promuovere un contatto diretto e sano coi fiorentini, un tentativo di integrazione' spiega Brenda Dionisi, del giornale telematico in lingua inglese The Florentine. Poi, dopo il primo contatto con il tifo, scatta la passione. Si formano comitive, soprattutto di ragazze, che tornano spesso allo stadio, soprattutto per le partite di cartello. 'L'interesse è tanto forte che - spiega Brenda Dionisi - per un periodo abbiamo avuto un collaboratore, Sam Griswold, che teneva un rubrica quotidiana sulla Fiorentina'.

Tra le scuole che inviano un advisor ad accompagnare gli studenti americani allo stadio c'è il Lorenzo dè Medici Institute. 'Gli americani amano lo sport, fa parte della loro cultura parteggiare con convinzione per una fazione, supportare la squadra della città in cui vivono. Ci sono molti contatti con il tifo viola. Ne rimangono affascinati' racconta dell'istituto. 'In più la nostra scuola ha lo stesso colore della Fiorentina e allo stadio ci andiamo coi cappellini dell'istituto -  aggiunge Alessandro Gentili, direttore della James Madison University -. I fiorentini ci guardano incuriositi. Di che club tù sei? ci domandano'.

Attraverso il canale della vendita dei biglietti veicolato dalle scuole americane, dall'inizio dell'anno la Fiorentina ha staccato un migliaio di tagliandi, ma è un numero che non rende giustizia al fenomeno perché poi, dopo il primo contatto, gli studenti ci tornano per conto proprio. 'Abbiamo tentato contatti con la società, sono convinto che se avessimo sconti sul biglietto di studenti potremmo portarne il doppio dei 2.000 che c'erano domenica' racconta Kauffman, che in università promuove le partite interne della Fiorentina con manifesti e informazioni per l'acquisto dei biglietti e organizza un torneo di calcetto. 'Il calcio è popolare soprattutto tra le ragazze, lo praticano, ne sono affascinate. E sono lusingate dal fatto che alle donne sia riconosciuto uno sconto sul biglietto. In America non funziona così'.

(La Repubblica - Edizione Firenze)