Repubblica - Bove, ipotesi defibrillatore interno: non potrebbe più giocare in Italia
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Arrivano nuovi segnali positivi sulle condizioni del centrocampista della Fiorentina, ma nel frattempo emergono anche dettali su ciò che ha causato il malore al giocatore durante la partita con l'Inter al Franchi di domenica scorsa.
La Repubblica offre un passaggio nel quale vengono svelati particolari sul motivo della perdita di conoscenza in campo e, soprattutto, sui possibili scenari presenti e futuri per il calciatore romano.
DEFIBRILLATORE INTERNO PER BOVE? - Secondo quanto riferito dal quotidiano, l'ipotesi prevede che a Bove venga inserito un defibrillatore sottopelle, utile a tenere a bada eventuali aritmie del cuore. Si tratta di un dispositivo necessario a controllare possibili sbalzi ed è dedicato alle persone vittime di arresto cardiaco con conseguente fibrillazione.
OK DI BOVE - Sempre secondo La Repubblica, Bove avrebbe dato il via libera ai medici dell'ospedale Carreggi per l'impianto del defibrillatore: avverrebbe in anestesia locale e non cambierebbe le normali funzioni da poter svolgere nella vita di tutti i giorni.
NIENTE IDONEITA' IN ITALIA - Qualora a Bove dovesse essere effettivamente installato il defibrillatore interno, tuttavia, il centrocampista viola non potrebbe più giocare in Italia. La priorità resta, chiaramente, la completa guarigione e non il rientro in campo, se però il ragazzo potrà tornare a calcare il terreno di gioco non gli sarebbe concesso di farlo nel nostro Paese.
Per ottenere l'idoneità agonistica in Italia devono trascorrere almeno sei mesi dall'innesto del defibrillatore sottocutaneo. In Italia, inoltre, l'idoneità viene concessa solo a chi è destinato a compiere sforzi moderati che non prevedono contatti fisici, poiché l'impianto potrebbe danneggiarsi e causale potenziali problemi a chi lo possiede.
BOVE, CICATRICE NEL VENTRICOLO SINISTRO - Nel frattempo, proseguono gli esami e i controlli specialistici. A Bove, si legge, attraverso una risonanza magnetica sarebbe stata rilevata una cicatrice nel ventricolo sinistro del cuore; questa potrebbe aver generato la crisi e la conseguente aritmia. Nelle prossime settimane, invece, giungeranno i risultati dei test genetici effettuati.
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