Festa della Dea, in 15 mila ricordano Bertuzzo e Percassi trionfa al raduno
Intanto, non si sono ancora spenti gli echi della terza serata della 13^ Festa della Dea, andata in scena nell'area Oriocenter e organizzata dalla Curva Nord atalantina
Un appuntamento scandito da momenti di grande partecipazione emotiva, vissuta nel ricordo di Ezio Bertuzzo, il goleador atalantino scomparso il 23 febbraio scorso, all'età di 62 anni.
L’omaggio al bomber s è stato intenso e particolarmente sentito: mentre sul maxi-schermo scorrevano le immagini dei gol di Bertuzzo, davanti alla moglie Lisa e al figlio Andrea hanno sfilato molti suoi ex compagni di squadra.
Il ricordo più toccante l'ha regalato Domenico Marocchino: “Ezio è stato cremato, ma la sua volontà sarebbe stata quella di vedere le ceneri sparse sul campo di Bergamo”.
Sul palco, grande commozione e riconoscenza: la vittoria più grande per un uomo che era tutto tranne che un personaggio. Semplicemente, lavorando duro, Bertuzzo divenne un idolo della tifoseria atalantina.
La serata si era iniziata presto con il dibattito Ultras sull’Articolo 9 e si è conclusa con l’abbraccio della folla agli atalantini di ieri e di oggi.
Al dibattito c’è stata notevole partecipazione (oltre 1000 persone nonostante le temperature africane). Ospiti d’eccezione il senatore Vito Crimi, del Movimento 5 Stelle, l’avvocato Lipera, difensore di Antonio Speziale, il tifoso del Catania in carcere per l’omicidio Raciti, e gli avvocati Contucci e Adami, esperti di tematiche ultras Contucci e Adami.
Un confronto aperto andato avanti per oltre un’ora. La Curva Nord atalantina ha comunicato il suo “no” alla “Away Card”, la nuova tessera di fidelizzazione che consente di seguire le partite in trasferta e si sono susseguiti pareri e proposte contro le leggi repressive.
Crimi ha ribadito la sua vicinanza alle tematiche del Mondo Ultras e l’avvocato Lipera ha difeso con forza le ragioni del suo assistito.
Nel finale, è stato ricordato Ciro Esposito, il tifoso del Napoli (erano presenti alcuni esponenti dei Fedayn Napoli che condividono con i nerazzurri la mentalità ultras), spirato dopo 53 giorni di agonia dopo essere stato ferito da un colpo di pistola, la sera della finale di Coppa Italia. Era il 3 maggio scorso, a Roma.
Dopo cena, musica a tutto volume targata Ligastory e poi il consueto bagno di folla per gli ospiti. Gli ex compagni di Ezio Bertuzzo sono arrivati a bordo di una carrozza trainata da due cavalli, mentre la moglie e il figlio di Bertuzzo, così come Cigarini, Bellini, Scaloni, Moralez, D’Alessandro, Bentancourt e l’ultimo arrivato Richmond Boakye hanno sfidato la sorte, rimanendo coraggiosamente in piedi sul retro di una motrice da camion.
L’arrivo dei giocatori è stato accompagnato da uno spettacolo di fuochi artificiali. Il colpo d’occhio era davvero suggestivo. Il calciatore più sorpreso è sembrato il neoacquisto Richmond Boakye, che al momento del saluto è rimasto quasi senza parole.
Fra il saluto in diretta telefonica a German Denis, divenuto ieri papà del piccolo Benjamin, una piroetta di Maxi Moralez in braccio all'ex cestista Flavio Carera (160 centimetri contro 206) ed un confronto di scarpe (mentre Carera parlava con il “Bocia”, Maxi, D’Alessandro e Scaloni confrontavano la lunghezza dei propri piedi con quelli del gigante cestita orobico), c’è stato, seguitissimo, il discorso di Luca Cigarini.
“Lasciamo chiacchierare i giornali, poi vedremo come va a finire. Io, se non mi cacciano, da Bergamo non mi muovo”, ha detto il numero 21 della Dea. Grande acclamazione e occhi decisamente carichi di emozione hanno fatto da contorno al saluto finale sia per i ragazzi di Terni e Amantea che per tutti i tifosi accorsi.
Stasera, il ricordo di Livio Roncoli, Giancarlo Cadè e Bepi Casari oltre che al mitico giardiniere Virgilio Togni.
Ospiti: i responsabili del settore giovanile guidati da Mino Favini e Stefano Bonaccorso
Musica: Craved Project, gli Hound Dog Rockers e l’afro delle Sabbie Mobili.
bergamopost.it