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    Fate un monumento a Gasperini: Retegui vale già 50 milioni di euro, la Nazionale ha trovato un vero numero 9

    Fate un monumento a Gasperini: Retegui vale già 50 milioni di euro, la Nazionale ha trovato un vero numero 9

    • Andrea Distaso
    Fategli un monumento fuori da Zingonia (se già non c'è) e, se le cose dovessero andare in un certo modo, tra qualche mese la FIGC si preoccupi di trovare lo spazio almeno per una targa in quel di Coverciano. Con tanti ringraziamenti a Gian Piero Gasperini e alla capacità dell'Atalanta tutta di far esplodere l'ennesimo calciatore che, in questo caso, risolverebbe molti dei problemi della nostra Nazionale. E' semplicemente impressionante il lavoro che l'allenatore piemontese ha saputo fare in pochi mesi su Mateo Retegui, non solo capocannoniere della Serie A con 10 reti in nove partite (qualcosa che non si verificava dalla stagione 2005/06, nel pieno del Luca Toni prime), ma giocatore che al suo bagaglio tecnico continua ad aggiungere qualcosa, di domenica in domenica.

    Il sinistro con cui realizza la rete del momentaneo 2-0 contro l'Hellas Verona è un altro pezzo di bravura, dopo il “cucchiaio” di Venezia, che certifica gli enormi miglioramenti che il centravanti italo-argentino ha compiuto e sta ulteriormente perfezionando in allenamento. Non era semplice non far rimpiangere la bella versione ammirata nel passato campionato di Gianluca Scamacca, che stilisticamente parlando rimane un numero 9 più elegante e bello da vedere, ma che ad oggi non ha dimostrato di possedere quella cattiveria e quella fame che Retegui pare avere in abbondanza.

    Se all'inizio della sua avventura nel nostro campionato, queste caratteristiche caratteriali si traducevano in campo in una determinazione assoluta nel lottare su ogni pallone, finendo inevitabilmente per perdere lucidità negli ultimi 20 metri, Gasperini e la sua filosofia di calcio ultra-offensiva stanno facendo emergere tutto il suo potenziale. Più di qualcuno aveva storto il naso quando, nell'immediatezza dello shock per l'infortunio al ginocchio occorso a Scamacca nell'ultima amichevole pre-campionato a Parma, l'Atalanta aveva messo sul piatto 25 milioni di euro (bonus compresi) per un calciatore che al Genoa – che lo aveva acquistato per 15 – aveva fatto discretamente bene, chiudendo la stagione in rossoblù con un bottino di 9 reti e 3 assist in 31 partite. Oggi, molti di quei giudizi andrebbero rimessi pesantemente in discussione, perché se Retegui continuasse a questo ritmo a breve la sua valutazione come minimo si raddoppierebbe. Non una novità in quel di Bergamo, dove da tempo si sono abituati a produrre miracoli e plusvalenze.

    E se nei mesi a venire, nei quali la Nazionale di Luciano Spalletti si giocherà le fasi finali di Nations League ma soprattutto inizierà il percorso che ci dovrà portare – senza se e senza ma – ai Mondiali del 2026, El Chapita di San Fernando saprà essere pure in azzurro il trascinatore che andiamo cercando da diversi anni a questa parte, una menzione particolare non potrà non essere fatta per il grande lavoro di Gian Piero Gasperini. Una nota di merito da condividere in parte con Roberto Mancini e con l'area scouting azzurra, che tra i tanti calciatori sondati in giro per il mondo ebbe l'intuizione di intravedere qualcosa in Mateo Retegui durante la sua esperienza col Tigre. L'Italia del calcio, che non può permettersi per mille ragioni di fallire per la terza volta consecutiva la partecipazione alla Coppa del Mondo, forse ha trovato un numero 9 potenzialmente di dimensione internazionale. Il suo numero 9.

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    marquez
    marquez

    Zaniolo non pervenuto…

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