E alla fine arrivò il momento dell'esordio con la maglia del Barcellona di Wojciech Szczesny. Arrivato in Spagna lo scorso 2 ottobre, da svincolato, dopo il grave infortunio occorso a Marc-André ter Stegen, l'ex portiere della Juventus (che aveva peraltro annunciato il suo ritiro dal calcio giocato dopo aver trovato ad agosto l'accordo per rescindere il contratto col club bianconero) ha finalmente collezionato i suoi primi minuti ufficiali da calciatore blaugrana. Il debutto assoluto del numero uno polacco è avvenuto in occasione del match valido per i 64esimi di finale di Copa del Rey contro il Barbastro (vinta per 4-0), formazione che appartiene alla quarta divisione del calcio spagnolo; il tecnico Hansi Flick lo ha schierato dal primo minuto, al posto del titolare Inaki Pena.
Una prima volta molto attesa dal classe 1990 e che arriva, curiosamente, a poche ore dalla disfatta della Juventus nella semifinale di Supercoppa Italiana contro il Milan e dalla discussa prestazione del suo successore Michele Di Gregorio, beffato dalla deviazione nella propria porta di Gatti in occasione della decisiva rete dei rossoneri. Liquidato con circa dieci di anticipo rispetto alla naturale scadenza del suo contratto, a fronte di una buonuscita che compensasse la rinuncia ai 5 milioni di euro netti del suo ingaggio, Szczesny aveva manifestato a metà dello scorso agosto la volontà di terminare la propria carriera – dopo aver fatto lo stesso con la sua nazionale alla conclusione degli Europei – per dedicarsi ad altro. Ma il grave infortunio occorso a ter Stegen e l'emergenza portieri venutasi a creare al Barcellona ha cambiato i suoi piani.
Ma come ha potuto accasarsi Szczesny in Catalogna, nonostante il mercato fosse chiuso e nonostante i ben noti problemi finanziari del club, tornati alla ribalta in queste ore per la mancata registrazione di Dani Olmo e Pau Victor per la seconda metà di stagione? Ad ottobre, quando l'ex portiere della Juve ha firmato il contratto che lo lega ai blaugrana fino a giugno 2025, il Barcellona non aveva i presupposti per soddisfare la regola dell'1:1, ossia per ogni giocatore liberato per un certo valore a livello salariale un sostituto che impattasse per la stessa quantità di denaro a bilancio. Eppure, in virtù della normativa della Liga che consente di poter sostituire anche a stagione in corso un portiere a seguito di un grave incidente di gioco (ter Stegen ne avrà ancora per parecchi mesi), per un caso come quello di Szczesny è stata concessa una deroga.

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