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Europa, Viareggio e calciatori da 50 milioni: il Sassuolo è diventato una big
PROGETTO VINCENTE - La prima squadra, nella sua avventura d'esordio nella massima serie, ha rischiato di fare l'errore di tante piccole del nostro campionato, cacciando l'allenatore, Eusebio Di Francesco, a metà stagione dopo un mercato invernale costruito secondo le sue direttive. Alberto Malesani raccoglie cinque sconfitte in altrettante partite e l'ex calciatore di Perugia e Roma torna timoniere per restarci fino ad oggi. Grazie agli investimenti di Giorgio Squinzi, a capo della società dal 2004 quando ancora navigava sui campi della Serie C2, la lotta salvezza resta un ricordo e i 34 punti diventano 61, abbastanza per superare il Milan nella corsa all'Europa. Il patron neroverde, però, non ha alcuna intenzione di renderla un'esperienza isolata, come capitato a tante squadre di provincia nel recente passato, da Empoli a Chievo. Squinzi ha dato alla squadra uno stadio consono ai palcoscenici, acquisendo quello di Reggio Emilia, ora Mapei Stadium, in onore dell'azienda di cui è amministratore unico. I lavori hanno dato il loro frutto con l'organizzazione della finale di Champions League femminile tra Lione e Wolfsburg dell'anno passato, vinta da Schelin e compagne ai rigori. Cui si aggiunge lo Sport Service Mapei a dare una prospettiva scientifica al progetto calcistico della squadra, in un centro medico in cui anche la Juventus è presenza fissa.
CANTERA NEROVERDE - Tornando al campo, il Sassuolo ha sofferto una crisi nella stagione più felice per la società e al momento è fermo al 15° posto con appena 31 punti e ben 16 sconfitte già raccolte in campionato. Ciò non ha fermato il processo di crescita di uno dei vivai più esaltanti per il futuro del calcio italiano. La vittoria nello storico torneo di Viareggio ha messo in mostra, tra gli altri, il talento di Gianluca Scamacca, che ha calciato il penalty decisivo tanto in semifinale quanto in finale, Nicholas Pierini e del capitano Luca Ravanelli. La prima squadra schiera sempre una larga maggioranza di calciatori italiani ed anche la panchina è pressoché completamente composta da esponenti del Bel Paese. I cui giovani sanno essere decisivi anche in Nazionale, come ha dimostrato l'asse Domenico Berardi-Lorenzo Pellegrini nell'unico gol della sfortunata sconfitta contro la Spagna di lunedì. Proprio Berardi resta uno dei talenti più in vista per il prossimo mercato estivo, cercato in particolare dall'Inter. L'autorevolezza e la leadership di Squinzi, che lo spinse a gridare in spogliatoio "Ragazzi, dobbiamo darci una mossa. Io voglio andare in Europa" nel momento in cui la squadra era ultima in classifica nel primo anno in Serie A, lo ha portato qualche giorno fa a mettere in chiaro il prezzo per il proprio fenomeno a "50 milioni di euro".
Non solo Berardi, non solo calciatori di qualità a ripetizione, ma anche la panchina neroverde è prodiga di fortune, da Allegri a Di Francesco, uno dei tecnici che potranno ambire ad una big nel prossimo futuro e già nei pensieri della Fiorentina per la prossima stagione. Tutto grazie al Sassuolo, la società simbolo del nostro calcio lontano dalle grandi piazze.