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    Emre Can: Juve ancora in pole, ma ora i bianconeri hanno paura di perderlo

    Emre Can: Juve ancora in pole, ma ora i bianconeri hanno paura di perderlo

    • Nicola Balice

    Ed anche il mese di marzo si è concluso. Senza che Emre Can abbia trasformato il proprio “sì” in una firma da mettere nero su bianco sul contratto che lo potrà rendere a tutti gli effetti un giocatore bianconero. “Di queste cose se ne occupano i miei agenti, penso solo a giocare e non ho ancora deciso nulla”: parola più, parola meno è questo il ritornello che accompagna ogni dichiarazione del centrocampista tedesco. La Juve rimane in testa al gruppone. Ma settimana dopo settimana proprio come un ciclista che ha lanciato la volata con ampio anticipo e poi rischia di essere sorpassato a ridosso del traguardo, il club bianconero inizia a voltarsi temendo una beffa di mercato che rischia di complicare tutti i piani estivi.

     

    LA SITUAZIONE – La grande serenità che trapelava fino a poco fa nonostante la prudenza sempre palesata pubblicamente, ora sta lasciando spazio a un'inevitabile ansia. Di mezzo anche la richiesta del Liverpool di attendere ad annunciare l'addio fino a quando sia ancora in piena corsa pure in Champions Fiutando l'affare, magari in ritardo ma con grande concretezza, tanti top club si sono messi alla ruota della Juve: Bayern e Psg, le due di Manchester e lo stesso Real Madrid, senza dimenticare i ripetuti disperati tentativi di rinnovo del Liverpool. Per quanto il progetto juventino avesse già convinto Emre Can e il suo entourage, un gioco al rialzo ha preso rapidamente piede. Non tanto a livello contrattuale: cinque anni (o quattro con opzione per il quinto) a cinque milioni netti a stagione rimane una proposta del tutto in linea con le richieste. Quanto in termini di commissione per gli agenti, in costante aumento dopo la parola presa tra dicembre e gennaio sotto i milionari rilanci delle rivali della Juve. Che continua a volere Emre Can e non cede di un centimetro dalla propria posizione, ma che nemmeno è disposta a farsi prendere al collo da questo effetto asta che da sempre ha rifiutato. L'offerta è sempre valida, la fase dello scambio dei documenti per procedere all'accordo è avviata da tempo e si è bloccata in attesa della fatidica firma. Manca solo quella, ma non c'è ancora. E adesso in casa Juve la prudente serenità inizia a lasciare spazio a un po' di inevitabile preoccupazione.

    @NicolaBalice


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