Vincere sempre non basta più alla Juve: i tifosi fischiano, la squadra si arrabbia
Non fischiatela, altrimenti si arrabbia. Prima Buffon, poi Allegri e pure Benatia: uno dietro l'altro, tutti hanno rispedito al mittenti fischi e mugugni che dagli spalti dell'Allianz Stadium hanno accompagnato la prestazione deludente fornita contro il Milan prima dell'uno-due vincente firmato Cuadrado-Khedira. Proprio il tedesco è finito nel mirino della critica dei tifosi bianconeri, almeno quelli presenti in uno Stadium che continua a collezionare un record d'incasso dietro l'altro.
LA VOCE DEL POPOLO - Da qui, anche da qui, nasce la maggiore esigenza di un pubblico che non si accontenta più di continuare a vincere sempre o quasi: in stagione già altri giocatori erano finiti nel mirino del pubblico dello Stadium, il popolo bianconero a sua volta preferisce i risultati ad un bel gioco fine a sé stesso. Ma quando questi vengono meno, errori in serie o una manovra prevedibile ed imprecisa attivano il malcontento. Poi si vince e tutto torna al proprio posto, ma gli umori del pubblico rappresentano sempre un segnale. Una Juve vincente non basta più a tutti, così quando non vince non piace più a molti.
E QUELLA DEL PADRONE – Fischi e mugugni che non sono passati inosservati. E non sono piaciuti. Così al termine della partita che verrà ricordata per fischi e insulti all'ex idolo Bonucci, sono arrivate piccate le reazioni dello spogliatoio bianconero. A metà strada tra chi invoca sostegno per questo finale di stagione e chi lo pretende per quanto vinto in questo leggendario ciclo. Prima la lezione di Buffon, pronto ad accettare i fischi ma solo a partita conclusa: “Martedì ci vuole il vero calore, da juventino vero. A volte allo stadio alla prima difficoltà si mugugna e fischia, una squadra come questa prima di essere fischiata e non sostenuta devono passare ottanta minuti di tedio. Il sostegno deve essere doveroso, a Khedira come a me, la gente deve aiutarci, abbiamo bisogno del loro sostegno incondizionatamente, al di là degli errori del singolo. Sami non va mai fischiato, professionalità unica, va sostenuto, indossa la maglia e va sostenuto a prescindere, al novantesimo si può anche fischiare. Al ventesimo non si deve prendere le distanze da noi, si sta insieme tutti insieme fino al novantesimo, si perde e si vince insieme al pubblico e alla società”. In conferenza stampa pure Allegri ha lanciato qualche frecciatina porgendo la mano ai tifosi: “Sono sempre stati vicini alla squadra ci danno un sostegno importante. La stagione è lunga, per ora non si può fare nessun rimprovero ai ragazzi perché in questi quattro anni tra Italia ed Europa si siano divertiti un filino. I tifosi devono essere un valore aggiunto perché per arrivare in fondo ci vogliono energie fisiche e mentali. Quando andiamo in difficoltà abbiamo bisogno dei tifosi e credo che ora lo abbiano capito e da ora in poi ci sosterranno anche nei momenti più difficili”. Anche meno diplomatico Benatia: “C’è gente che ha fischiato Khedira, è assurdo, mi si deve spiegare il perché. Abbiamo fatto tanti sacrifici, la società lavora tanto e non è possibile non avere il sostegno in queste partite in casa”. La Juve ed i suoi tifosi da sempre lottano, uniti, contro tutto e tutti. Ma se i fischi arrivano da dentro, allora la Juve si arrabbia.
@NicolaBalice