Empolimania: a Verona per allungare la striscia positiva. Chi vince vede l’Europa
Carlo Alberto Pazienza
Non avrà il richiamo mediatico di Lazio-Juventus e Inter-Napoli, ma per il gioco espresso e i risultati ottenuti in questo primo terzo di campionato, non considerare Hellas-Empoli tra le sfide più interessanti della 13^ giornata di A sarebbe un grave errore. Un match tra due provinciali che puntano alla salvezza ma che oggi, dall’alto di una classifica che le vede appaiate e a soli due punti dalla zona Europa, sognano qualcosa di più. Sedici punti gli azzurri, figli di 5 vittorie, di cui addirittura 4 in trasferta, del pareggio maturato allo scadere della sfida con il Genoa pre-sosta e 6 sconfitte; stesso bottino per i veneti, partiti maluccio con 3 k.o. consecutivi e sensazioni che facevano presagire una stagione di grandissima sofferenza, ma capaci di portare a casa 8 risultati utili nelle ultime 9 gare (4 vittorie e 4 pareggi), in cui l’unico stop è stata la sconfitta di San Siro contro il Milan dopo aver dilapidato il doppio vantaggio. Di fatto, lo dicono i numeri, parliamo di una delle squadre più forma del campionato, guidata da un allenatore capace di azzerare il percorso di Di Francesco, ritrovando gioco ed equilibrio, e trascinata in campo da uomini in cerca di riscatto, su tutti Caprari e il vicecapocannoniere del campionato: Giovanni Simeone. In tutto questo dobbiamo valutare il percorso degli scaligeri, che in 12 giornate hanno già incontrato Inter, Milan, Juve, Roma, Lazio e Napoli: eccezion fatta per le milanese, in tutti gli altri incontri Tudor ha portato a casa punti. Addirittura nel turno prima delle Nazionali ha rischiato seriamente di fare lo scherzetto alla prima in classifica. Ingredienti che per gli azzurri rendono la trasferta di Verona una sfida tanto affascinante quanto complicata. Ad ogni modo non ci aspettiamo chissà quali cambiamenti tattici o trattamenti dedicati operati da Andreazzoli nel match in programma la Bentegodi lunedì alle 18,30. Abbiamo ormai capito come il tecnico non cerchi approcci diversi alla vittoria, che si tratti di affrontare la Salernitana o l’Inter. Inutile anche parlare di uomini: è l’atteggiamento che detta la vocazione più o meno offensiva della squadra, ma siamo certi che anche a Verona vedremo gli stessi concetti. Un calcio propositivo, una squadra dinamica con giocatori che si scambiano di posizione e usano il palleggio per scardinare la difesa avversaria e creare gli spazi per gli inserimenti dei centrocampisti. L’Empoli, come del resto il Verona, si trova in una situazione di classifica serena e, al momento, senza preoccupazioni. Probabilmente sarebbe lo stesso anche in condizioni diverse, ma a maggior ragione è lecito aspettarsi una gara giocata a viso aperto, con entrambe le squadre che cercheranno di portare a casa i tre punti per allungare le rispettive strisce positive. Ad oggi resta assolutamente una provocazione, ma in caso di vittoria e concomitante successo del Milan sulla Fiorentina, una delle squadre si avvicinerebbe significativamente alla zona Europa, attualmente occupata proprio dai viola settimi a 18 punti con Juventus e Bologna. È evidente che l’obiettivo, almeno per gli azzurri, resta la salvezza, ma un altra vittoria, oltre a smuovere la classifica e aumentare il bottino punti, potrebbe davvero cambiare lo scenario per i prossimi mesi.