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    Tutti a scuola dall'Hellas Verona: Barak vale già il triplo, Caprari e Simeone le ultime scommesse vincenti

    Tutti a scuola dall'Hellas Verona: Barak vale già il triplo, Caprari e Simeone le ultime scommesse vincenti

    • Andrea Distaso
    Sempre a testa alta contro le grandi del campionato e con l'Europa a portata di mano. L'Hellas Verona, che sogna in grande dopo un attimo avvio di campionato, rimane indiscutibilmente una delle realtà più interessanti della nostra Serie A. Investimenti mirati e ponderati, volti a creare anche e soprattutto un valore economico per la società e a garantire una continuità nel tempo: nemmeno un inconveniente come il complicatissimo avvio di stagione sotto la gestione Di Francesco ha minato le fondamenta di un progetto che è immediatamente ripartito con l'avvicendamento con Igor Tudor. Bravo a riprendere in mano le linee guida tracciate dal biennio di Ivan Juric.

    PROGETTO SOSTENIBILE - In più di un'occasione, l'attuale allenatore del Torino aveva sollecitato il presidente gialloblù Setti ad alzare la posta per rinforzare l'organico con calciatori di proprietà e non attingendo soltanto alle occasioni sotto forma di prestiti: la scorsa estate, il numero uno del club scaligero ha risposto a questo appello mettendo sul piatto qualcosa come 33 milioni di euro per riscattare alcuni dei punti fermi degli campionati. Da Cetin a Magnani, passando per le fondamentali conferme di Barak e Ilic e per scommesse sin qui vinte su tutta la linea come Caprari e Simeone. Il tutto senza andare ad intaccare la sostenibilità economica della società, divenuta materia scottante in particolare in tempi di pandemia: grazie agli oltre 37 milioni incassati infatti dalle cessioni definitive di Kumbulla, Lovato e Silvestri, il ds Tony D'Amico ha potuto agire in sede di rafforzamento con le mani più libere. E i risultati in campo si vedono, considerando che la zona Europa dista soli tre punti e che tutte le big - dall'Inter alla Roma finendo con Lazio, Juve, Milan e Napoli - hanno sofferto al cospetto dell'Hellas per portare a casa il risultato o hanno addirittura pagato dazio. 

    INCASSI GARANTITI  - Un presente roseo, un futuro che promette ancora di più considerando che la politica delle operazioni low cost, ma ad alto tasso di lungimiranza, sono pronte a pagare i dividendi anche al termine di questa stagione. Barak, acquistato dall'Udinese per appena 6 milioni di euro, ha già triplicato il suo valore, per non parlare di un talento purissimo come Ilic, per cui sono stati destinati 7,5 milioni e per il quale il Manchester City ha voluto riservarsi un diritto di riacquisto. C'è poi Caprari, scaricato senza troppi complimenti dalla Sampdoria - che non aveva intenzione di prolungargli il contratto - e prelevato in prestito con un diritto di riscatto che può arrivare ad un massimo di 5 milioni; concludendo con Simeone, che il Cagliari ha liberato in prestito oneroso a 1,5 milioni (riservandosi la possibilità di incassarne altri 12 il prossimo giugno) e che ha già attirato interessi importanti da parte di club esteri (Atletico Madrid e Marsiglia). Soldi spesi con criterio ma soprattutto tante idee: si spiega così il miracolo Hellas.
     

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