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    Dossieraggio su Gravina, si indaga per appropriazione e riciclaggio: i dettagli

    Dossieraggio su Gravina, si indaga per appropriazione e riciclaggio: i dettagli

    Il caso "dossieraggio" si allarga e coinvolge anche il mondo del calcio. Tra i soggetti "spiati" ci sono anche Andrea Agnelli, Cristiano Ronaldo, Massimiliano Allegri e Gabriele Gravina. Tutti vittime di accessi abusivi effettuati per ordine del pm antimafia Antonio Laudati e del finanziere Pasquale Striano. Il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone ha trasmesso ai colleghi di Roma il fascicolo su Gravina, chiamato a chiarire alcune operazioni sospette emerse proprio dalle verifiche sulle banche dati quando era alla guida della Lega Pro (Serie C) prima di diventare presidente della Figc. 

    BANDO SOSPETTO - In particolare la procura di Roma indaga su presunte irregolarità nell'assegnazione del bando nel 2018 per lo sviluppo del canale tematico della Lega Pro (Serie C) vinto dalla ISG a cui si affianca Ginko, un'azienda connessa con la società di comunicazione Assist Group di Gianni Prandi. Da questo bando (ipotesi ancora da verificare) Gravina avrebbe utilizzato un corrispettivo "extrabudget" di una cifra tra 250 e 350 mila euro per acquistare a Milano in Via Lambro un appartamento, poi intestato alla figlia della sua compagna. Per nascondere il passaggio del denaro, almeno due intermediari avrebbero utilizzato due opzioni di acquisto per libri antichi, in realtà mai esercitate. Sempre secondo il Corriere della Sera in edicola oggi, i reati ipotizzati sono quelli di appropriazione indebita e riciclaggio. Non si parla di corruzione perché il presidente della Lega Pro non è un pubblico ufficiale. Gravina sostiene che "si tratta di operazioni separate e trasparenti". 
     

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