#DIMARZIOALERT: 'Dopo aver sfiorato la Juve, Perotti rinasce col Genoa'
A Genova, di Perotti, conoscevano soprattutto Attilio. Che ha fatto l'allenatore a più riprese dove ora abita Gasperini. E adesso consiglia Spinelli a Livorno. In Argentina, di Diego, ce ne sono (stati) di più famosi. E lui non gode di chissà quale considerazione, tanto da aver giocato poco e niente fino a qualche mese fa nel Boca. Perotti, Diego, è invece diventato l'anima tecnica di un Genoa che sfiora il terzo posto e si gode il suo ultimo gioiello. Corteggiato da gennaio e afferrato solo in estate. Pagato appena 350mila euro, un'intuizione di Milanetto e Fabrizio Preziosi: a Siviglia ormai aveva rotto con tutti e si era rotto troppe volte, il momento giusto per cambiare. Lo voleva il Werder Brema ma disse no, il Genoa ha insistito e lui - diffidente di natura - ci ha messo un po' per accettare. A inizio giugno, si è presentato in gran segreto da Preziosi padre per conoscerlo, poi ha fatto tappa a Genova per vedere città e strutture, in cerca del colpo di fulmine. Quando ha accettato, il suo nuovo club si è caricato un ingaggio pesante, l'ha diviso tra parte fissa e bonus a partire giocate, allungando l'impegno a 4 anni di matrimonio. Scacco matto. Perché oggi Perotti può tornare protagonista del mercato, dopo essere stato in passato a pochi centimetri dalla Juve, dopo aver poi anche - a causa di infortuni e contrattempi - vestito i panni del giocatore finito, almeno secondo la maggior parte degli addetti ai lavori. Non quelli del Genoa, abili nel puntare su profili in parabola discendente e (fisicamente) rischiosa come fu per Thiago Motta. Basta accendere la Lanterna e illuminarla di coraggio.
Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)
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