Diario di una quarantena, Tessiore positivo in Serie C: 'Con il pianoforte affronto il virus. Giovani, sacrificatevi'
L'ATTESA - Sì, il maledetto Covid-19 aveva colpito anche lui. Era arrivato anche nel mondo del calcio: Tessiore (foto Vis Pesaro) è stato tra i primissimi professionisti, in Italia, a risultare positivo. "In realtà quando mi hanno dato la notizia non è stata una sorpresa così grande. Il momento peggiore è stato il periodo tra quando ho scoperto la positività della mia vicina e il risultato del tampone". Avere la coscienza del rischio senza esserne certo. Andrea si fa coraggio, affronta la realtà anche grazie al supporto dei compagni. Quelli che, fino a pochi giorni prima, erano alleati in campo: "Loro sono fermi, tutti in quarantena volontaria. Li ho sentiti, mi stanno vicini ogni giorno".
TRA PLASTATION E PIANOFORTE - Skype, Whatsapp, app per videochiamate: (quasi) tutto, in questo periodo, passa dallo smartphone. Specie per chi vive da solo, lontano da famiglia e amici. Andrea è abituato, è distante dalla sua famiglia da quando aveva 14 anni: nato a Pietra Ligure, è cresciuto nelle giovanili della Sampdoria, prima del balzo nel professionismo. Ora è al secondo anno alla Vis Pesaro: "Beh, quando ho saputo di essere positivo - ammette - avrei preferito avere qualche familiare vicino". Non potendoci, sfrutta quel tempo che spesso - tra allenamenti, partite e trasferte - è troppo poco: "Da quando sono nato faccio sempre la stessa cosa, andare al campo è un piacere. Mi manca: va bene stare a casa 2-3 giorni, ma poi il pensiero è sempre al calcio. Come trascorro le giornate? Guardo film, gioco alla PlayStation e suono il pianoforte. Mio papà è un musicista, è una mia grande passione, ma non ho mai tempo" racconta Andrea.
CONSIGLIO - All'orizzonte, intanto, c'è la speranza di tornare a giocare. Voglia, impazienza, brama di rimettersi le scarpe con i tacchetti. C'è però soprattutto la consapevolezza di affrontare un avversario tosto: "Noi giovani atleti siamo in salute, siamo forti grazie alle difese immunitarie. Magari mostriamo meno sintomi, ma possiamo infettare i meno fortunati, gli anziani. Dobbiamo stare attenti. Ai giovani dico: senza questo sacrificio, il periodo si allunga!". E allora in bocca al lupo, Andrea!