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    Diario di una quarantena, Rigoni a CM: 'Leggo libri e mi alleno con Youtube. Il mio presidente con il Coronavirus...'

    Diario di una quarantena, Rigoni a CM: 'Leggo libri e mi alleno con Youtube. Il mio presidente con il Coronavirus...'

    • Francesco Guerrieri
    Un film. Due, tre. "Che ore sono?". Sky, Netflix, videochiamate... Tempi duri quelli del Coronavirus. Ma è fondamentale non uscire di casa per poi poterci abbracciare forte quando tutto sarà finito. Per tenervi compagnia in queste lunghe giornate, noi di Calciomercato.com abbiamo deciso di far partire una nuova rubrica: "Diario di una quarantena", nel quale personaggi del mondo del calcio ci racconteranno come stanno vivendo questo momento difficile per tutto il Paese.

    LA QUARANTENA DI RIGONI - A raccontarci le sue giornate è Marco Rigoni, ex centrocampista e attuale Brand Manager e Area Marketing del Novara in Serie C: "Vivo in Piemonte, sono chiuso in casa e cerco di passare il tempo in qualche modo - racconta a Calciomercato.com - Guardo film e partite in tv, leggo libri e faccio ginnastica con i tutorial di Youtube. Ogni cinque o sei ore mi aggiorno sulla situazione Coronavirus". Restare a casa per evitare nuovi contagi, quello che prima era un consiglio è diventato un imperativo: "Nessuno pensava si arrivasse a tanto, forse siamo stati un po' superficiali perché non abbiamo mai vissuto una situazione del genere. Adesso mi sembra che le persone stiano rispondendo nel modo giusto, ma è fondamentale seguire le regole". E pazienza se per un po' dovremo mettere da parte l'attività sportiva, Rigoni è già a lavoro per il futuro: "La mia grande passione è il padel, che purtroppo non posso praticarla per ovvi motivi. Diciamo che ne approfitto per guardare partite e studiare per un'eventuale futuro da allenatore: ho già fatto il corso. Osservo movimenti e schemi togliendo l'audio alla tv, per non farmi influenzare dal commento". 

    NESSUN SACRIFICIO - E' una situazione difficile, che si può risolvere solo remando tutti dalla stessa parte: "Sinceramente sono spaventato, ma penso sia anche normale ci sia un po' di preoccupazione: il numero dei contagiati aumenta sempre di più. Purtroppo siamo una popolazione che finché non succede qualcosa non si spaventa mai veramente, invece servirebbe un po' più di buon senso. Quello che stiamo vivendo deve servirci da lezione per il futuro". Già, perché in fondo: "Non ci stanno mica chiedendo di scalare l'Everest nudi. Non è un sacrificio stare con la famiglia, ma una necessità. Bisogna fare così e si fa così, è per il nostro bene".

    IL PRESIDENTE COL CORONAVIRUS - A Novara il Coronavirus l'hanno visto da vicino, qualche giorno fa il presidente Maurizio Rullo è risultato positivo: "Era un sabato sera, l'ho letto dal comunicato del club che mi è arrivato via mail. Rullo non lo vedevo da un po' di tempo, ma quando ho letto la notizia ci sono rimasto. Come tutte le persone, quando una cosa ti tocca da vicino la senti di più. Il medico del Novara ha fatto subito le telefonate seguendo tutte le procedure del caso nella maniera più giusta. Chi ha visto il presidente da un certo tempo stabilito è stato allontanato da Novarello". La salute prima di tutto, non è solo uno slogan. E i giocatori? "E' tutto fermo, non ci stiamo allenando più. Abbiamo staccato completamente la spina, finché non si possono creare eventi anche i nostri rapporti lavorativi vengono meno. Ci sono rimasti quelli umani". Mica poco.

    @francGuerrieri

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