Osvaldo, rieccolo. Una consuetudine per il mercato, soprattutto negli ultimi giorni. Ricordo ancora quando Corvino lanciò il suo telefonino contro i muri dell'Hotel Auriga perché l'argentino non voleva dire sì al Bologna. Si ruppe in mille pezzi. Rieccolo, Osvaldo. Adesso scaricato anche dal suo mentore Pochettino, stufo di difenderlo dopo prestazioni non all'altezza, allenamenti sotto ritmo, pugni ai compagni. Anche perché il suo ingaggio (3 milioni netti) è talmente alto rispetto al resto del gruppo da creare malumori e dissapori. Così il Southampton ha deciso, Osvaldo è sul mercato. Le prime richieste, fuori logica: 6 milioni per il prestito, 18 per un titolo definitivo. Alt, nessuno può permetterselo. E allora le pretese si abbassano, ci prova il West Ham ma non ci sono margini. Meglio il Valencia, che manda un'offerta ufficiale e aspetta risposte, c'è il gradimento del giocatore. Ma sullo sfondo, di nuovo l'Italia. L'Inter, ma lui non è particolarmente convinto. La Juve, ma solo se vende Vucinic a Inter o Arsenal. I contatti però sono partiti, si valutano cifre e numeri, Paratici ha già sentito i vari intermediari incaricati. Uno arriva oggi a Milano, l'altro parte per Londra domani per capire condizioni e presupposti. Rieccolo, Osvaldo. Appuntamento alle ultime ore di mercato. Anche per la Lazio, Postiga può liberare Floccari per il Sassuolo. E Andujar (prestito dal Napoli) alimenterebbe nuovi dubbi sul futuro di Marchetti. Rieccola, l'idea del Milan.

Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)