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  • De Laurentiis ha paura di non entrare in Champions: altro contatto con Benitez, il rischio è il ridimensionamento

    De Laurentiis ha paura di non entrare in Champions: altro contatto con Benitez, il rischio è il ridimensionamento

    • Andrea Distaso
    Ci sono sconfitte e sconfitte e quella contro il Genoa è stata ben diversa per modalità e atteggiamento rispetto alla debacle contro il Verona. Anche per questi motivi il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha deciso di concedere ulteriore tempo a Rino Gattuso per raddrizzare la rotta in vista di due appuntamenti fondamentali per il prosieguo della stagione: la semifinale di ritorno di Coppa Italia con l'Atalanta - si riparte dallo 0-0 del "San Paolo" - e la sfida di sabato contro la Juventus, che rappresenta anche l'occasione di prendersi la rivincita rispetto alla finale dell'ultima Supercoppa. Una delle prove più deludenti della gestione Gattuso e che ha acuito la crisi dei rapporti tra il tecnico e il patron azzurro, ormai da diverse settimane in stretto contatto con Rafa Benitez nel caso in cui si rendesse necessario un ribaltone.

    LA PAURA DI DELA - Dopo il ko col Genoa De Laurentiis ha sondato nuovamente con l'allenatore spagnolo, libero da poche settimane dopo aver rescisso coi cinesi del Dalian per raggiungere la famiglia in Inghilterra, la possibilità di subentrare a stagione in corso, ipotesi che non entusiasma particolarmente l'ex di Liverpool, Inter, Real Madrid e Newcastle. Dietro questi ripetuti tentativi c'è il timore del numero uno del Napoli che in un momento così delicato della stagione possano essere lasciati per strada altri punti pesantissimi nella rincorsa al quarto posto, obiettivo fondamentale soprattutto dal punto di vista economico. Dopo aver investito oltre 200 milioni di euro nelle ultime sessioni di mercato, il Napoli non può permettersi di restare fuori dalla massima competizione europea per un'altra stagione. Fallire l'obiettivo significherebbe andare incontro a un pesante ridimensionamento che può comportare il sacrificio di alcuni dei pezzi pregiati della rosa (Koulibaly, Fabian Ruiz, forse lo stesso Zielinski) e una politica più conservativa sugli ingaggi.

    SENZA CHAMPIONS LA RIVOLUZIONE - E conseguentemente dover riporre nel cassetto l'idea di affidare il nuovo progetto tecnico a un profilo di spessore internazionale, come Benitez (che rimane comunque un prezioso consigliere in questa fase di burrasca), per ripartire da un allenatore emergente e con minori pretese. In tal senso, De Laurentiis ha già appuntato sul proprio taccuino tre nomi che lo intrigano particolarmente nel caso in cui il suo Napoli fosse costretto a ripartire da zero. Ivan Juric e Vincenzo Italiano sono attualmente in pole position, con De Zerbi subito dietro, e particolarmente positivo è stato l'impatto con l'artefice della sorpresa Spezia. Col tecnico nato in Germania, il presidente azzurro si è anche intrattenuto al termine della partita vinta dai liguri al "San Paolo" lo scorso 6 gennaio. Valutazioni, sondaggi e la sensazione sempre più diffusa che la fiducia per Gattuso sia soltanto a tempo. Subito o da giugno, la rivoluzione in casa Napoli inizia a prendere forma e senza Champions League sarà totale.

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