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  • Dagli inizi in fattoria al centrocampo del Napoli: alla scoperta di Dendoncker

    Dagli inizi in fattoria al centrocampo del Napoli: alla scoperta di Dendoncker

    • Andrea Distaso
    Dalla fattoria di famiglia di Passchendaele - piccola comunità rurale delle Fiandre - al mare di Napoli: ne ha fatta di strada Leander Dendoncker, prossimo colpo di mercato del club di Aurelio De Laurentiis per provare a risalire la china in campionato ed acciuffare un fondamentale quarto posto che significherebbe Champions League anche per la stagione 2024/2025. Un acquisto a sorpresa, definito con discrezione ma in maniera estremamente rapida dal presidente azzurro e dai suoi collaboratori, che hanno approfittato dello scarso protagonismo all’Aston Villa del classe ‘95 per chiudere l’operazione a condizioni favorevoli. Prestito con diritto di riscatto fissato a 10 milioni di euro, nel caso in cui il prossimo giugno il Napoli decidesse di puntare su Dendoncker per il futuro.

    QUEGLI INCROCI COL MILAN - Nato, come dicevamo, in un piccolo paese che deve la sua popolarità per essere stato teatro di una nota battaglia durante la Prima Guerra Mondiale, Dendoncker è uno dei tanti prodotti del florido settore giovanile dell’Anderlecht che ha fatto strada. Vincitore del Torneo di Viareggio nell’edizione 2013 - quando la sua squadra travolse in finale il Milan di Aldo Dolcetti, in campo c’era anche l’ex Lazio Jordan Lukaku - l’anno dopo è costretto ad arrendersi, da capitano, ai rossoneri, che si prendono la rivincita sotto la guida di Filippo Inzaghi, trascinati dai gol di Petagna e con l’attuale capitano Davide Calabria nel cuore della difesa: si tratta di due passaggi fondamentali prima dell’esordio in prima squadra e di un’esperienza nella quale porta a casa due campionati belgi prima del grande salto. Che arriva puntualmente nell’estate 2019, quando il Wolverhampton lo strappa alla concorrenza di diversi club di Serie A - Fiorentina, Juve, Lazio e Milan lo hanno sondato a più riprese - per 19 milioni di euro. Un inizio non semplice agli ordini di Nuno Espirito Santo, poi si consacra come titolare collezionando complessivamente 159 presenze e andando a realizzare 12 gol.

    DUTTILE - Nel 2022 si trasferisce all’Aston Villa, dove non riesce tuttavia a confermarsi come un punto fermo, giocando da titolare soltanto in 7 occasioni nella prima annata e sparendo gradualmente dai radar di Unai Emery nel corso dell’attuale stagione, in cui scende in campo per appena 395’ considerando tutte le competizioni, di cui appena una dal primo minuto in Premier League (con tanto di gol contro il Manchester United). Il Napoli, alla ricerca di un’alternativa che per qualità atletiche e tattiche desse il cambio a Zambo-Anguissa, ha puntato sulla duttilità di Dendoncker, mediano difensivo di grande struttura fisica e una certa abilità nel gioco aereo ma all’occorrenza pure difensore centrale in una linea a tre. Soluzione rispolverata da Mazzarri in occasione della finale di Supercoppa Italiana contro l’Inter che non si può escludere che possa essere utilizzata anche in futuro.

    GLI INIZI IN FATTORIA - Se la traiettoria di Dendoncker è nota ai più, meno lo sono i suoi curiosi primi passi da calciatore: papà Dirk, pur di assecondare il desiderio suo e dei fratelli Anders (che ha giocato a bassi livelli in Belgio) e Lars (che dopo un inizio promettente nel settore giovanile del Bruges ha dovuto ritirarsi ad appena 22 anni), ha realizzato un piccolo campo di calcio all’interno della fattoria nella quale i tre figli davano una mano nei giorni in cui non andavano a scuola, occupandosi soprattutto della cura dei maiali. “Rischi di danneggiare la tua produzione”, dicevano i vicini di Dendoncker jr, che senza volerlo ha invece spianato la strada alla carriera professionistica di Leander, il secondo dei suoi ragazzi. Pronto ad affrontare una nuova tappa a Napoli e in un campionato che evidentemente era nel suo destino.
     

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