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    Da Manolas a Mancini e Benatia, Var in confusione: vertice arbitri-allenatori

    Da Manolas a Mancini e Benatia, Var in confusione: vertice arbitri-allenatori

    Da Torino a Roma, passando per Bergamo e il big match di Milano: non si placano le polemiche sul Var e sui problemi convivenza tra il sistema di video assistenza in campo e gli arbitri. Pesa soprattutto l'evidente difformità nell'applicazione del protocollo, con decisioni discutibili prese su tutti i campi.

    I casi più eclatanti di giornata, evidenzia La Gazzetta dello Sport, arrivano da Roma-Sampdoria e dalla coppia Irrati (arbitro) e Rocchi (Var): errato chiamare l'intervento del Var in occasione del presunto fallo di Manolas su Ramirez poiché non si trattava di "chiaro ed evidente errore" ma di episodio controverso. Apre poi un caso l'utilizzo della video assistenza per il braccio di Colley sul tiro di El Shaarawy (poi rigore non concesso): per due interventi simili, il braccio di Mancini in Atalanta-Inter (arbitro Maresca) e quello di Calabresi in Chievo-Bologna (arbitro Orsato), non è stato chiesto l'ausilio del Var, che è dovuto invece entrare in azione in Milan-Juventus per il mani di Benatia solo grazie alla chiamata di Fabbri dal Var, che ha sollecitato l'arbitro Mazzoleni a rivolgersi alla video assistenza per rivedere l'iniziale decisione di non assegnare il penalty (senza estrarre tuttavia il secondo cartellino giallo per il difensore bianconero).

    Anche al Var serve una sosta, urgono accorgimenti e, a tal proposito, si corre ai ripari: come riferisce la Gazzetta infatti, si sta organizzando per i prossimi giorni un incontro tra designatori e allenatori per provare a fare più chiarezza e presentarsi alla ripresa del campionato con un sistema più preciso.

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