Dentro o fuori. La Croazia si trova con le spalle al muro, ma con ancora una flebile speranza di non abbandonare gli Europei già al primo turno e offrire il passo all’inevitabile cambio generazionale che attende la nazionale di Dalic. Contro l’Italia di Spalletti, Modric e compagni possono soltanto vincere per assicurarsi la qualificazione agli ottavi di finale e per farlo - dopo i deludenti riscontri delle prime due partite contro Spagna e Albania, appena un punto raccolto - il ct croato medita una mezza rivoluzione. Che rischia di andare a toccare pure dei pezzi da novanta, grandi protagonisti delle ultime imprese di questa squadra (finalisti ai Mondiali del 2018, semifinalisti in quello del 2022).
IRRICONOSCIBILE - Tra i più deludenti in questo primo scorcio di Euro 2024 è stato indiscutibilmente l’ex Inter Marcelo Brozovic, restituito in condizioni atletiche abbastanza rivedibili dalla prima stagione trascorsa nel campionato saudita. Compassato, fuori ritmo e in costante sofferenza rispetto alla freschezza palesata dagli avversari che si è trovato di fronte, in una linea completata da due portatori di palla come la versione inevitabilmente decadente dell’immenso Luka Modric (39 anni a settembre) e un Mateo Kovacic che al Manchester City non è certamente una prima scelta di Guardiola (16 apparizioni da titolare su 38 giornate). E’ proprio Brozovic il giocatore che rischia più di chiunque altro un’esclusione destinata a far rumore ma ad aprire le porte della titolarità all’atalantino Mario Pasalic, un elemento con caratteristiche diverse - come gli inserimenti senza palla - per aggiungere dinamismo ed imprevedibilità. 
NOVITA' - Esattamente come Luka Sucic, l’altro innesto a partita in corso contro l’Albania che ha portato sensibili miglioramenti alla manovra della Croazia. Il classe 2002 del Salisburgo può essere quel giocatore in grado di sfruttare il movimento della punta centrale, che verosimilmente sarà ancora Petkovic (nonostante la prova positiva di Budimir nell’ultima gara), per trovare la posizione tra le linee che crei qualche problema di lettura alla fase difensiva dell’Italia. Con Pasalic più largo a destra e con Kramaric defilato a sinistra, in un 4-2-3-1 dai contorni più fluidi ed equilibrati che rivedrà Modric e Kovacic in cabina di regia, ma che potrebbe cambiare interpreti a livello di esterni difensivi. Le sensazioni dal ritiro croato portano infatti a pensare che si rivedrà dall’inizio Stanisic a destra e Gvardiol “falso” terzino sinistro al posto di un Ivan Perisic che, contro l’Albania, è apparso a corto di condizione dopo il lungo stop per il grave infortunio al ginocchio subito nel settembre 2023.
PARLA PETKOVIC - Se la Croazia ha destato parecchie perplessità sin qui in Germania, la bruttissima prestazione offerta dall’Italia contro la Spagna ha risvegliato un pizzico di ottimismo in più nel gruppo di Dalic. Che per bocca dell’attaccante della Dinamo Zagabria Bruno Petkovic - un passato anche in Italia con le maglie di Varese, Catania, Reggiana, Virtus Entella, Trapani, Verona e Bologna - ha espresso la sua fiducia in vista della sfida di lunedì a Lipsia: "Contro la Spagna l'Italia ha mostrato alcuni punti deboli. Abbiamo esaminato gli elementi che ci possono tornare utili nel nostro gioco per rendere loro le cose difficili. Abbiamo ancora tempo per l'analisi, e io sono fiducioso che lo staff tecnico dedicherà molto più tempo a trovare i varchi per creare loro maggiori problemi. Mi aspetto che battiamo l'Italia e spero che ciò accada. Siamo consapevoli di tutto quello che abbiamo fatto e non abbiamo fatto nelle prime due partite e dobbiamo rimediare. Lunedì dovremo essere concentrati esclusivamente sulla vittoria".