Criscito: 'Mai parlato con Sculli di Lazio-Genoa'
Intervistato in esclusiva su RTL 102.5 ai microfoni di RTL 102.5 all'interno di "Password" con Nicoletta e Gabriele Parpiglia il calciatore dello Zenit San Pietroburgo e della Nazionale Domenico Criscito, indagato all'interno dell'inchiesta Calcioscommesse e successivamente escluso dalla lista dei partecipanti agli Europei ha parlato dell'accaduto:
La polizia poteva venire un po' più tardi a Coverciano e non alle 6 di mattina, mica scappavi
"Riguardo i metodi non lo so però la cosa che mi fa male è che è arrivata un giorno prima della lista, ma non credo sia stato fatto apposta. Purtroppo il fatto che mi hanno contestato è che sono in una foto con due amici nonché capi ultrà del Genoa e stavamo chiacchierando riguardo quello che era successo nel derby la domenica prima."
È stata solo casualità?
"Sì, ci siamo sentiti al telefono, volevano incontrarmi per quello che era successo la domenica prima e chiarire alcune cose perché comunque c'è un rapporto di amicizia e tra giocatore e capo ultrà. Perché comunque le persone con cui ho parlato erano miei amici, sono miei amici e volevano solo chiarire. Nel derby del 2011 durante il quale ci avevano contestato tutto il secondo tempo e poi è scoppiata la rabbia quando abbiamo fatto goal all'ultimo secondo e qualche giocatore deve aver detto qualche parola di troppo. Io conoscevo i due ultrà che mi han detto che era un bosniaco che non conosco assolutamente e non l'ho neanche conosciuto quel giorno sinceramente che io ricordi, non ci ho mai parlato".
Hai parlato solo con quelli del Genoa quindi
"Sì, giustamente con Sculli perché Sculli è un mio amico però non abbiamo mai parlato di Lazio-Genoa."
Quindi non delle combine di cui vi hanno accusato
"Assolutamente no, non è proprio da me fare queste cose. Per fortuna non ho bisogno di soldi, di 20, di 30, di 40 mila euro non so quanti erano, ma non ho bisogno di soldi per fortuna. Faccio un mestiere che ho sempre sognato fin da piccolo e non me lo voglio rovinare per certe cavolate."
Come se ne esce da questa situazione?
"Io spero sono sicuro si possa risolvere tutto prima possibile, ora mi sono rivolto a degli avvocati e vedranno tutto loro. Non puoi capire quanto mi dispiace. Ho la fortuna di avere anche una moglie stupenda che nonostante la giovane età era lei a tranquillizzarmi stamattina."
Sono entrati in casa anche da tua moglie, non solo a Coverciano?
"Sì sì, per fortuna mio figlio non ha visto niente perché è a Cinquale (successivamente perquisita Ndr) loro sono andati a Genova. Io me li sono trovati in stanza stamattina verso le 6.15, 6.20. Non potevo immaginare, pensavo fosse uno scherzo. In camera con me c'era Ranocchia e non capivamo nulla di quello che stava succedendo, ma sono sicuro che ne uscirò alla grande, spero che il tutto si risolva il prima possibile."