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    Inzaghi: "Si fanno trasmissioni su episodi a favore dell’Inter e non si parla mai di quelli a sfavore. Thuram? Più no che sì"

    Inzaghi: "Si fanno trasmissioni su episodi a favore dell’Inter e non si parla mai di quelli a sfavore. Thuram? Più no che sì"

    • Pasquale Guarro, inviato ad Appiano
    Alla vigilia della sfida di campionato contro la Juventus, il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti alla consueta conferenza stampa da Appiano Gentile. 

    Cosa deve aggiungere da allenatore nel preparare una partita così?
    “Sappiamo cosa rappresenta Juve Inter per la nostra tifoseria e per la società, in un momento importante. Dovremo fare un’ottima partita contro una squadra di qualità che si è rinforzata nel mercato invernale, con un allenatore che stimo molto”. 

    Come avete lavorato in questa settimana?
    “Qualche dubbio fortunatamente ce l’ho. Rientra Dimarco che ha smaltito l’influenza e anche Dumfries dalla squalifica. Thuram sente ancora dolore e vedremo se oggi si allenerà con noi. Capiremo oggi le sensazioni del ragazzo dopo l’allenamento”. 

    Quanto è importante provare a recuperare Thuram?
    “Sappiamo tutti l’importanza che ha nella nostra squadra. In questo momento è più no che sì, lui è un ragazzo generoso. In questi giorni si è curato con un lavoro a parte, vedremo se riuscirà ad essere con noi. Gli altri attaccanti stanno bene, Correa ha fatto una settimana intera di lavoro dopo tanto tempo, Arnautovic si è allenato con noi e Taremi sta recuperando”. 

    Bisogna approcciare come contro la Fiorentina?
    “Gli scontri diretti valgono tanto, soprattutto in questo periodo della stagione. Sappiamo che li giocheremo tutti in trasferta e di conseguenza dobbiamo alzare il nostro lavoro. Milan e Fiorentina a parte, abbiamo giocato bene negli scontri diretti, ma non siamo stati perfetti”. 

    Avete paure delle ripartenze della Juventus?
    “La Juve è una squadra di qualità che arriva da tre vittorie consecutive e alterna le fasi di gioco. Contro il PSV sono stati molto aggressivi, in quella prima un po’ meno. Ci stiamo preparando a tutto”. 

    Si sta incattivendo la lotta scudetto dal punto di vista mediatico?
    “Io in questi giorni ho solo detto che mi sono arrabbiato dopo il Milan dopo 4 o 5 episodi. Siamo umani e in realtà ho lanciato l’allarme per la mia Inter perché avevo avuto la sensazione che di noi si parlasse poco e ne ho avuto la sensazione perché dopo la partita contro la Fiorentina si parla ancora del calcio d’angolo, quando contro il Leverkusen a noi è accaduto lo stesso e nessuno ha detto niente, nonostante abbiamo avuto un grave danno da quell’errore. Ne siamo usciti danneggiati. Il mio è stato un allarme generale, quando succede qualcosa a favore dell’Inter si fanno trasmissioni per giorni ma quando succede contro non si dice niente. Il mio discorso non andava sugli arbitri”. 

    L’Inter ha fatto 11 punti in più della Juventus dallo scontro diretto a oggi, cosa significa questo?
    “La classifica è ben visibile a tutti ma affrontiamo una squadra forte che nel mercato si è rinforzata, con un ottimo allenatore che dà grande organizzazione alle sue squadre. Diversi infortuni li hanno penalizzati e hanno pareggiato qualche partita che avrebbero meritato di vincere”. 

    L’Inter è l’unica squadra che deve vincere per forza, è giusto?
    “Quelle sono valutazioni e per quanto mi riguarda posso dire che noi abbiamo le nostre ambizioni e i nostri desideri. Giochiamo con uno scudetto sul petto e vogliamo difenderlo con tutte le nostre forze. Ma anche le altre stanno vincendo tante partite consecutive, ne mancano 14 ed è tutto aperto fino a fine campionato”. 

    Il 4-4 dell’andata può bloccarvi mentalmente?
    “La partita d’andata l’abbiamo rivista e analizzata. Abbiamo fatto una prima parte molto buona e una fase offensiva ottimo. In fase difensiva dovevamo lavorare più di squadra e abbiamo commesso errori che non ci hanno consentito di vincere una partita che era in mano nostra”. 

    Si è vista la differenza quando qualche calciatore ha potuto riposare. 
    “L’auspicio è quello che questa settimana piena di lavoro ci faccia essere più brillanti. Sia noi che la Juventus abbiamo giocato moltissimo, queste due settimane ci daranno modo di lavorare di più e meglio per migliorare molti dettagli determinanti in certe partite”. 

    Si porta dietro dubbi anche per la difesa?
    “Stanno bene tutti in difesa. Dovrò scegliere tra quelli a disposizione, Carlos arriva da due ottime partite. Anche Zalewski ha fatto due ottimi ingressi e si sta inserendo molto bene. Dovrò valutare con attenzione”. 

    Ci dice qualcosa sul rendimento di Taremi?
    “Secondo me ha fatto un’ottima prima parte, poi ha avuto un problemino alla vigilia del campionato che ha rallentato la sua preparazione. Era abituato a fare il titolare, qui c’è concorrenza. Era in netta ripresa ed ero soddisfatto, poi a Lecce ha avvertito un problemino all’adduttore e in questi giorni non ha più potuto allenarsi bene. Ma negli ultimi 4 giorni si è allenato bene. Mi piace, è un lavoratore”. 

    Si è sentito tirare dalla giacchetta da Conte?
    "Io ho risposto prima al suo collega, come detto gli errori ci saranno sempre da parte di tutti, arbitri, allenatori, giocatori. Mi sono arrabbiato per il diverso trattamento che vedo tra Inter e altre squadre: quando vedo qualcosa sento l'Inter trattata diversamente, ed è lì che siamo umani e mi sono arrabbiato per difendere il nostro lavoro. Tutto qua. Io sono molto tranquillo, a volte anche io sbaglio per adrenalina: ad esempio lunedì sono stato ammonito giustamente ma sentivo molto la partita perché venivamo da una partita persa male".

    Come gestirete oggi il ritiro?
    “Faremo allenamento nel pomeriggio perché la trasferta è vicina. Si partirà poi per Torino dove arriveremo per cena”. 

    Come sta Calhanoglu e cosa gli serve per tornare al suo livello?
    “Ha avuto rallentamenti mai avuti in carriera, adesso sta salendo di condizione grazie ai tre spezzoni giocati. A breve avremo il Calhanoglu a cui siamo abituati”:


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    GIUSEPPE M(E)AZZA
    GIUSEPPE M(E)AZZA

    Dice delle palesi ovvietà, ma continua ad essere troppo bravo buono e gentile

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