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Conte ha fallito la missione Perisic: l'Inter non chiude alla cessione, le condizioni
LE CONDIZIONI - La regola che vale per Eriksen e Nainggolan non fa certo eccezione per Perisic: cessione sì, ma niente regali. In estate la valutazione di Perisic era alta, tra i 15 ei 17 milioni, tale da rifiutare l'unica offerta concreta arrivata dal Bayern per il riscatto (12 milioni, lontani dai 20 pattuiti nel 2019 per il diritto di acquisizione a titolo definitivo). A distanza di qualche mese, tuttavia, questa cifra può essere rivista leggermente al ribasso: sia perché il valore a bilancio permette di farlo senza rinunciare a una plusvalenza (allo scorso 30 giugno, riporta Calcioefinanza.it, il valore residuo era di poco superiore ai 6.5 milioni di euro), sia perché il contratto in scadenza nel 2022 mette fretta per concretizzare l'addio. L'ingaggio da 4 milioni netti a stagione però frena molte pretendenti, non a caso le chiamate più recenti sono arrivate tutte dalla Premier League, Tottenham ma soprattutto Manchester United, dove uno stipendio di questa entità non costituisce grande ostacolo. Ma lo abbiamo scritto, l'Inter vende per comprare, e allora il secondo punto all'ordine del giorno non riguarda solo le cifre di un'eventuale cessione ma anche chi possa sostituire Perisic in rosa, guardando soprattutto ovviamente la corsia mancina: difficile Emerson Palmieri, nonostante gli ammiccamenti il Chelsea non sembra intenzionato a cedere a gennaio se non per un'offerta importante e a titolo definitivo, resta viva l'ipotesi Marcos Alonso con il suo agente Fali Ramadani che recentemente è stato proprio a Milano per gestire altre situazioni, senza però escludere che nella due giorni meneghina anche il nome dell'ex Fiorentina sia stato messo sul tavolo delle discussioni.