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Compagni, amici, artisti e Sofia: tutti insieme per Vialli a Genova in un mare di commozione
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Tre ore e mezza che scorrono via come se fossero dieci minuti. Tre ore e mezza di musica, risate, qualche lacrima e ricordi, tanti ricordi. Aneddoti sull'uomo e sul campione, Gianluca Vialli, a cui è stata dedicata la serata di ieri in quella Genova che l'indimenticabile bomber avrebbe fatto carte false per ritrovare, da presidente della Sampdoria. Una Genova pronta a commuoversi e a rumoreggiare quando Mancini prima e Lanna poi hanno rievocato il desiderio di Gianluca di tornare qui, in Liguria, da numero uno blucerchiato. In realtà, Vialli ieri a Genova c'è tornato davvero, nei racconti delle persone che gli hanno voluto bene, nella musica e nell'arte dei suoi amici. Ma forse non se n'è mai andato.
SAMPD'ORO - La serata, alla presenza della moglie Cathryn, delle figlie e della famiglia italiana, si è srotolata seguendo i quattro assi della vita di Gianluca, le quattro città del suo cuore. Cremona, ovviamente, poi Genova, Torino e Londra, affiancate dall'esperienza in Nazionale. Tutte rivissute attraverso le voci degli amici di sempre, dei compagni di squadra, dei fratelli di campo dell'attaccante. Per Genova, ovviamente, il momento più commovente è stato quello con Mancini in collegamento, e con la Sampd'oro sul palco, a scherzare e ridere ripensando a quel ragazzo amato da chiunque. I ricordi delicati di Francesca Mantovani, figlia dell'indimenticabile Paolo, le battute di un Vierchowod insolitamente loquace e l'ovazione ad accogliere Marco Lanna hanno causato qualche lacrima in platea, ma ce lo si poteva attendere.
SOLD OUT - La voce di Paola Turci e di Brunori, le note del violoncellista Mario Brunello e la geniale ironia di Neri Marcorè hanno fatto da cornice ai tanti personaggi del mondo del calcio arrivati a commemorare Vialli. Da Bruno Pizzul a Pierluigi Collina, passando per Fabio Caressa, Giorgio Porrà e Paolo Condò, o agli artisti come Marco D’Amore, Valerio Aprea e Paolo Nori, ciascuno era pronto a regalare un po' di sé in memoria di Gianluca. Da remoto si è collegato, per onorare un uomo amato ovunque, persino Pep Guardiola, l'allenatore più famoso del mondo. Il tutto in un Carlo Felice completamente esaurito e a tratti vissuto in una versione inedita, quasi 'da stadio', come quando ad un certo punto è partito spontaneamente il coro 'Luca Vialli alé alé, noi ti amiamo e ti adoriamo, tu sei meglio di Pelè", costringendo Ilaria D'Amico e Tommaso Labate, i conduttori della serata, ad interrompersi causa brividi e pelle d'oca sparsi a macchia d'olio.
SOLD OUT - La voce di Paola Turci e di Brunori, le note del violoncellista Mario Brunello e la geniale ironia di Neri Marcorè hanno fatto da cornice ai tanti personaggi del mondo del calcio arrivati a commemorare Vialli. Da Bruno Pizzul a Pierluigi Collina, passando per Fabio Caressa, Giorgio Porrà e Paolo Condò, o agli artisti come Marco D’Amore, Valerio Aprea e Paolo Nori, ciascuno era pronto a regalare un po' di sé in memoria di Gianluca. Da remoto si è collegato, per onorare un uomo amato ovunque, persino Pep Guardiola, l'allenatore più famoso del mondo. Il tutto in un Carlo Felice completamente esaurito e a tratti vissuto in una versione inedita, quasi 'da stadio', come quando ad un certo punto è partito spontaneamente il coro 'Luca Vialli alé alé, noi ti amiamo e ti adoriamo, tu sei meglio di Pelè", costringendo Ilaria D'Amico e Tommaso Labate, i conduttori della serata, ad interrompersi causa brividi e pelle d'oca sparsi a macchia d'olio.
JUVE E NAZIONALE - Non sono mancate neppure le testimonianze di chi ha condiviso con 'Luca' altre due tappe della carriera, la Juventus e la Nazionale. Sul palco genovese si sono alternati compagni in bianconero e in azzurro, vecchi e nuovi. Pessotto, Ferrara, Mauro, Bergomi e Marchegiani hanno tratteggiato il Vialli dello spogliatoio, guascone e leader, Buffon e Chiellini invece il Vialli saggio capo delegazione. Anche qui, la parola chiave è 'allegria'. "Mi diceva. 'Giuseppe, non piantarmi la solita ginocchiata nella schiena" racconta Bergomi, "Quando andavamo a casa sua alla sera ci apriva sempre in mutande e scarpe da ginnastica", gli fa eco Ferrara. "Mi prendeva in giro per la storia della Champions" scherza con autoironia Buffon.
SOFIA - Giunti a mezzanotte inoltrata, sul palco si è presentato Fedez, per raccontare la sua esperienza con la malattia e il supporto ricevuto dal suo 'collega di cicatrice', Gianluca Vialli. Il momento più struggente e bello, però, è arrivato inatteso per tutti, una sorpresa organizzata da Massimo Mauro - tra i promotori dell'evento - che ha fatto vibrare il teatro. Sul palco, ammantata di grazia e di delicatezza, è salita una ragazza con un forte accento inglese di nome Sofia. Il cognome è Vialli, ed è la figlia più piccola di Luca. Con un' incredibile forza e dolcezza, ha letto una pagina del libro appena uscito, che raccoglie gli ultimi pensieri del suo papà. L'intero Carlo Felice si è alzato in piedi, ed è esploso in un applauso vibrante. Modo migliore per salutarsi, non c'era.
InstagramSOFIA - Giunti a mezzanotte inoltrata, sul palco si è presentato Fedez, per raccontare la sua esperienza con la malattia e il supporto ricevuto dal suo 'collega di cicatrice', Gianluca Vialli. Il momento più struggente e bello, però, è arrivato inatteso per tutti, una sorpresa organizzata da Massimo Mauro - tra i promotori dell'evento - che ha fatto vibrare il teatro. Sul palco, ammantata di grazia e di delicatezza, è salita una ragazza con un forte accento inglese di nome Sofia. Il cognome è Vialli, ed è la figlia più piccola di Luca. Con un' incredibile forza e dolcezza, ha letto una pagina del libro appena uscito, che raccoglie gli ultimi pensieri del suo papà. L'intero Carlo Felice si è alzato in piedi, ed è esploso in un applauso vibrante. Modo migliore per salutarsi, non c'era.
@lorenzo_montaldo
@MontaldoLorenzo