Calciomercato.com

  • Ecco come la Juve finanzia Gundogan

    Ecco come la Juve finanzia Gundogan

    • Nicola Balice

    La strategia della Juve sul mercato in questa finestra invernale segna un passaggio fondamentale nel suo percorso di crescita, all'inseguimento delle grandissime d'Europa. Se il campo ha già visto il gruppo di Max Allegri arrivare a sorpresa in finale di Champions nella passata stagione concludendo il primo lustro dell'era Agnelli-Marotta-Paratici, la seconda fase è appena cominciata. Bayern Monaco, Real Madrid, Barcellona, Manchester United: sono queste quattro le realtà attualmente considerate di un altro pianeta, non solo per risultati sportivi né soltanto per potenza economica. Allora in corso Galileo Ferraris per fare in modo che l'universo di appartenenza sia sempre lo stesso e la distanza che separa la Juve sempre inferiore, è stato necessario disegnare un piano di crescita economica differente. In ambito commerciale e di strutture, il lancio del marchio Juve occupa e occuperà strada facendo un elemento di fondamentale importanza nell'aumento del fatturato: Juventus Stadium e J-Museum hanno aperto una strada che verrà completata con l'imminente apertura del J-Medical e con la realizzazione del J-Village, per un ambito che poi vedrà ulteriori fonti di sostentamento nel lancio di una catena di ristoranti ed hotel di lusso in tutto il mondo. Poi, c'è il calcio, ovviamente, per una squadra che nei piani di dirigenza e proprietà  è destinata a diventare sempre più forte e competitiva anche a livello internazionale: un obiettivo che solo in superficie può sembrare in contraddizione con le manovre che negli ultimi giorni stanno vedendo la Juve protagonista totale nel mercato dei giovani talenti italiani e lontano dai grandi nomi del mercato internazionale.

     

    NUOVI POGBA E NUOVI COMAN – Senza una proprietà multimiliardaria o bonus economici monstre come quelli legati ai proventi televisivi della Premier che verrà (circa 150 milioni di euro annui a società garantiti), per restare competitivi sul mercato in termini di liquidità per acquistare cartellini e di tetto ingaggi, servono molti più soldi di quelli attualmente a disposizione. Il mercato di oggi va quindi letto da due punti di vista differenti. Quello che vede la Juve sicuramente a caccia di “nuovi Pogba, cercando di arrivare prima di tutti su ragazzi che la rete di osservatori bianconera spera possano rivelarsi dei campioni assoluti in futuro, grazie ad un tempismo con portafogli che possa permettere di evitare nuove beffe come quelle del 2012 per Verratti. Ma anche e soprattutto da un punto di vista più economico, quello che vede la Juve a caccia di “nuovi Coman” o “nuovi Gabbiadini”: giovani di talento e prospettiva strappati attraverso un'offerta irrinunciabile (quella non ancora ritenuta tale per Zaza ad esempio) o magari non ritenuti però “da Juve” ma ugualmente funzionali se in grado di generare plusvalenze, fondamentali in tempi come quelli attuali di evidente disparità economica con le superpotenze europee. Perchè apparentemente in questa finestra invernale la Juve non sembra riuscire ad arrivare al famoso top player: in profondità, concretamente, il lavoro imbastito da Marotta e i suoi rappresenta la base per potere nel minor tempo possibile arrivare ad obiettivi principali di mercato. Oggi forse non arriverà Gundogan: forse, secondo quanto appreso da calciomercato.com infatti entro fine mese partirà un nuovo assalto al Borussia Dortmund. Tra un Mandragora ed un Sensi, tra un Trotta ed un Bonazzoli, domani però sarà più facile arrivare anche a “un Gundogan.

    @NicolaBalice


    Altre Notizie