Getty Images
Chievo, le pagelle CM: Radovanovic assopito. Inglese, croce e delizia
DEPAOLI 6: Bastano due accelerazioni di Kolarov per evidenziarne l’esperienza. Poi però c’è la sfrontatezza, e dal suo piede nascono un paio di bei spunti in attacco. Un intervento di Kolarov lo manda fuori prima del tempo. (27’pt Jaroszynksi 5: Soffre pure lui Kolarov, e a differenza del compagno non si fa vedere quasi mai in fase di spinta)
BANI 5,5: Prova ad arginare Dzeko, e ci riesce pure bene nella prima mezz’ora. Poi cade anche lui sotto il colpo di Edin. Esce a fine primo tempo per un problema fisico. (1’st Gamberini 5: El Shaarawy lo ridicolizza, e per poco non rischia l’autogol)
TOMOVIC 4,5: Lascia a Schick tempo e e spazio. Si ripete su Dzeko due volte. Insomma, una giornataccia. E da tempo non arrivano giornate di gloria.
CACCIATORE 5: Peres gli sbarra la strada in tutti i modi, e dietro partecipa al buco su Schick. Non fa valere la sua vigoria fisica.
CASTRO 5,5: Dopo 5 minuti fa comparire il fantasma di Salah in campo e sfiora l’incrocio. E’ solo un’illusione anche se a centrocampo è l’unico a provarci. (34’st Birsa ng)
RIGONI 5: Non impensierisce Pellegrini, non fa nemmeno alzare lo sguardo a Nainggolan. Prova flemmatica.
RADOVANOVIC 5: Si addormenta al sole d’aprile di Roma e Nainggolan ne approfitta- Il suo sonno dura pure per il resto della partita.
HETEMAJ 5: Si fa notare nel primo tempo per un paio di calcioni e qualche ricamo. Nella ripresa non trova mai il tempo di inserimento necessario.
INGLESE 5,5: Prova a far valere la tecnica, e nelle ripresa ci mette pure il fisico per guadagnarsi un rigore sacrosanto. Dal dischetto però balbetta. Si riscatta parzialmente con un gran colpo di testa.
PUCCIARELLI 6: Parte con un paio di corse, si ritrova sdraiato a fare un pic nic prima del tempo. Nella ripresa un bel colpo di tacco e lo sprint che porta al rigore per il Chievo.
MARAN 4,5: Se il Chievo interpreterà in questo modo le prossime partite sarà dura sperare nella salvezza. Tentativi di ribellione pari a zero, anche quando la sua squadra è in superiorità numerica.