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    Chi è Khusanov, il difensore che fa impazzire la Juventus e non solo

    Chi è Khusanov, il difensore che fa impazzire la Juventus e non solo

    • Simone Gervasio
    Uno dei difensori che entra nel 2025 circondato dal maggior hype nel mondo del calcio contemporaneo è Abdukodir Khusanov. Centrale difensivo uzbeko del Lens, classe 2004, è probabilmente il giocatore meno conosciuto a grandi livelli che gode però del maggior seguito da parte delle big del vecchio continente. Lo seguono e lo vogliono più o meno tutte: in Liga, il Real Madrid ha avuto i primi contatti col giocatore; in Premier League si fa prima a contare quali squadre non sono sulle sue tracce che quelle che invece farebbero follie per lui (il Manchester City è dato in pole rispetto a Newcastle, Tottenham, Leicester e Wolves); in Bundes sono concretamente su di lui Borussia Dortmund e Bayer Leverkusen. In Italia, infine, dopo un primo interessamento del Napoli, è finito ora prepotentemente sulla lista della Juventus che, già a gennaio, sta cercando uno, se non due, nuovi difensori di zecca.

    NUMERI E MERCATO - Come può un ventenne nato in un Paese di certo non nobile dal punto di vista calcistico affermarsi in così poco tempo e suscitare tanto ronzio intorno a sé? Può se possiede alcune delle caratteristiche più ricercate nel calcio di oggi, se riesce a bruciare le tappe e, nonostante l’età, a dimostrare di essere già pronto per un campionato di alto livello come quello della Ligue 1 e maturo per affrontare anche il salto in una big europea, salto che – è solo questione di tempo – avverrà già in questa sessione. Il direttore sportivo del Lens, Pierre Dréossi, è stato chiaro: "Partirà ma non ci sono state ancora buone offerte per ora”. Un messaggio ai naviganti. D’altronde i giallorossi hanno bisogno di monetizzare. Sia lui che Danso, i due centrali difensivi e i due migliori giocatori della rosa – non è un caso che la squadra di Still sia la seconda miglior difesa del campionato - sono sul mercato e devono portare una cifra quanto più vicina ai 44 milioni di euro che servono per ripianare le perdite. La valutazione per ora fluttua sui 25 milioni di sterline ma cresce a ogni partita, a ogni buon intervento. A soli 20 anni, Khusanov è l’unico centrale di difesa in Europa che è nell’ottantesimo percentile per azioni difensive, percentuale di duelli difensivi vinti e percentuale di duelli aerei vinti. Numeri alla mano in ognuno di questi aspetti fa meglio dell’ottanta per cento dei giocatori in giro per il continente ma nessuno fa meglio di lui se si sommano tutte queste categorie. Una roccia difensiva quindi? Non solo perché lo stesso giocatore fa meglio dell’ottantotto per cento dei suoi colleghi per passaggi progressivi e dell’ottantuno per cento per la precisione nei passaggi in avanti. Un giocatore insomma raro e prezioso che promette di prendersi la scena in un calcio che chiede sempre più ai difensori di essere bravi a rompere l’azione avversaria e precisi e coraggiosi nell’impostare quella della propria.

    IL PROFILO - Il quasi 21enne – li farà a febbraio – è forte fisicamente (alto 186cm), veloce nel breve e nel lungo, può giocare da centrale a due o a tre e all'evenienza anche da mediano. Ha un contratto blindato fino al 2027 e quest’anno vanta già 16 presenze e un assist. Nelle 13 gare giocate in Ligue 1, 11 le ha iniziate e giocate poi per gli interi 90 minuti. Nella passata stagione, la prima nel grande calcio, ha accumulato anche qualche scampolo di esperienza in Champions ed Europa League e messo assieme altre 11 presenze in Ligue 1. Al Lens ci era arrivato per soli 100mila euro, prelevato dall’Enerhetyk-BDU Minsk, in Bielorussia. Qui si era trasferito, giovanissimo, dal Bunyodkor, il club uzbeko di Tashkent nel quale era nato calcisticamente. Il debutto risale al marzo 2022 a 18 anni. A fine stagione era già nella squadra dei migliori del campionato del Paese. In Uzbekistan è già un idolo e il fiore all’occhiello di una nuova generazione che punta a mettere la nazione sulla mappa delle grandi nazionali.

    COME GIOCA - Esuberante nel modo di giocare e di essere in campo, è un centrale atletico e scattante. Prova spesso l’anticipo ma non ha paura di giocare l’uno contro uno contro l’attaccante. Non si tira indietro se c’è da entrare duro, prova spesso – anche troppo – la scivolata o l’intervento in tackle. Usa molto il fisico e può migliorare molto in questo aspetto poiché talvolta finisce per esagerare (basti vedere il brutto intervento su Hakimi che gli è costato il rosso in un recente Psg-Lens). Quando poi ha il pallone sa cosa farne: imposta, rischia la giocata per spezzare le linee e sa rendersi pericoloso anche davanti. In Bielorussia ha già segnato un calcio di rigore, in Francia invece si è fatto notare soprattutto per i suoi inserimenti su calci d’angolo. È così che, per esempio, ha segnato di sinistro nella sfida di Coppa di Francia del 22 dicembre vinta dal Psg ai rigori contro il suo Lens. Le stimmate insomma del campione ci sono e i paragoni si sprecano. Da Cannavaro a Sergio Ramos fino a Martinez del Manchester United, sono tanti i giocatori che gli sono stati accostati nelle ultime settimane. Il destino da giocatore differente potrebbe essere scritto già nelle stelle che lo hanno fatto nascere il 29 febbraio del 2004, il giorno extra del calendario nell’anno bisestile. Altro che ogni quattro anni, uno così potrebbe ricapitare tra parecchio tempo.

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    Joshua Docile
    Joshua Docile

    Questo e forte si deve prendere

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