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    Chi è Arianna Errigo, la leggenda della scherma azzurra: argento olimpico

    Chi è Arianna Errigo, la leggenda della scherma azzurra: argento olimpico

    • Enrico Turcato
    Il fatto che sia portabandiera alla cerimonia di apertura rende onore al merito. Si, perché Arianna Errigo va di fatto inserita nel novero delle grandissime schermitrici che la storia italiana ha prodotto, in quel cerchio ristretto in cui compaiono anche i nomi illustri di Valentina Vezzali e Giovanna Trillini. Fiorettista doc, ma in grado di distinguersi anche con la spada, la 36enne di Monza ha cercato nella sua quarta Olimpiade l’ultimo sigillo, il trionfo per chiudere nel migliore dei modi una carriera leggendaria. Alla fine, è arrivata una medaglia d'argento olimpica, dopo la sconfitta 45-39 contro gli Stati Uniti.

    Le sue vittorie - Campionessa del mondo nel 2013 e nel 2014, Arianna Errigo ha vinto la anche Coppa del Mondo di fioretto nel 2009, 2012 , 2013, 2014 e 2016. A livello olimpico ha vinto l'argento individuale a Londra 2012, dove ha conquistato anche l'oro a squadre a cui è seguito il bronzo, sempre a squadre, a Tokyo 2020. In totale conta tre medaglie olimpiche (una d’oro), 22 medaglie mondiali, di cui due d’oro individuali e otto d’oro a squadre), 21 medaglie agli europei, di cui 14 d’oro. A livello europeo, si è laureata per tre volte campionessa continentale nell’individuale ed è una delle pochissime atlete a vantare risultati di livello mondiale in più di un'arma. 

    Due anni al top - Dopo qualche passo falso tra 2021 e 2022, la Errigo il 26 luglio 2023 vince l'argento di fioretto ai mondiali di Milano arrendendosi in finale ad Alice Volpi per 15 a 10. Tre giorni dopo ha conquistato invece l'oro a squadre insieme a Volpi, Favaretto, Batini e Palumbo, battendo in finale la Francia per 45 a 39. Il 19 giugno 2024, a Basilea, si è laureata campionessa europea per la terza volta, battendo in finale per 15-10 l'ucraina Darija Myronjuk. Insomma, l’avvicinamento alle Olimpiadi è stato perfetto, sia per i risultati che per la condizione, sempre in crescendo.

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