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  • Chelsea, Ancelotti 'No a De Rossi e Ambrosini'

    Chelsea, Ancelotti 'No a De Rossi e Ambrosini'

     

    L’ex allenatore del Milan, ora al Chelsea, Carlo Ancelotti ai microfoni di Sky Sport24.

    Il Milan è stato eliminato dalla Champions League e ha fatto un passo falso in campionato: manca un po’ di quella mentalità che c’era nel tuo gruppo?

    No, il Milan ha cambiato quest’anno, ha preso giocatori nuovi, ha fatto molto bene in campionato, ha trovato un ostacolo che forse molti hanno sottovalutato, il Tottenham, che è una squadra temibile, e sono usciti. Credo che il risultato di oggi sia frutto di quell’uscita, perché è difficile ricaricare le batterie.

    Anche il Chelsea ha avuto qualche difficoltà in più in campionato.

    Noi abbiamo fatto un ottimo inizio, poi abbiamo avuto due mesi di black-out, ci siamo addormentati, adesso siamo svegli e questo mi  fa essere ottimista per il finale di stagione.

    Ibrahimovic: come lo vedi?

    Probabilmente è stanco, però ha fatto una stagione straordinaria, credo che sia anche nella norma non essere al top della condizione quando si gioca sempre, ma comunque rimane Ibrahimovic. Se si deve fare una valutazione della prestazione odierna, si può dire che è stanco; se si deve fare una valutazione dell’annata fino a questo momento, c’è da dire che è stato straordinario.

    Montella è un traghettatore o qualcosa di più?

    Lo conosco, non è assolutamente un traghettatore, è un allenatore alla prima esperienza, è capace, intelligente, conosce l’ambiente del calcio, ha molte conoscenze, è destinato a fare bene.

    Chi ti piacerebbe portare a Londra tra De Rossi e Ambrosini?

    Tutti e due, sono molto bravi. Con l’investimento che è stato fatto a gennaio, non abbiamo bisogno di prendere altri centrocampisti.

    Tra tre settimane c’è il derby: si deciderà lì lo scudetto?

    Spero vinca il Milan. Se il Milan vince ha ottime possibilità di portare a casa il campionato, se dovesse vincere l’Inter torna tutto in ballo.

    Galliani?

    Un grande dirigente, forse il più capace e competente che abbia incontrato. Ha avuto due tipi di rapporto con lui, da calciatore e molto più stretto da allenatore, è un’arma molto importante per il Milan.

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