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Juventus, è caos infortuni: i nuovi stop, i tempi più lunghi di recupero e la gestione
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I NUOVI STOP - Anche da Cagliari, la Juve non è uscita indenne. Anzi. Oltre a Savona, fermato alla vigilia della sfida in Sardegna (LEGGI QUI L'ESITO DEGLI ESAMI), durante la partita si sono fermati (ancora) Douglas Luiz e Andrea Cambiaso. Per il brasiliano si tratta di un problema al flessore, e qui Thiago ha già ammesso le sue colpe in conferenza; per il terzino sinistro invece è un sovraccarico in zona pubica, nuovo fastidio dopo la caviglia ballerina che non l'ha lasciato in pace nelle ultime settimane. I tre giocatori saranno sottoposti in giornata a test decisivi e importanti per valutare l'entità dei rispettivi problemi. In tutto questo, Veiga è fuori almeno fino alla sosta; per Kalulu ci vuole un'altra settimana piena prima del rientro. Emergenza purissima.
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LA GESTIONE - Nell'analisi più approfondita della stagione, il tema infortuni dovrà essere centrale. Ma un paio di risposte sono in realtà già arrivate, frutto dello storico. La prima: è dovuto anche al carico di lavoro e al cumulo di partite, perché questa è una stagione assolutamente sui generis e con pochi esempi a cui appigliarsi, almeno nel calcio; la seconda: alcuni calciatori sono arrivati in condizioni assolutamente precarie a giocare partite importanti, dunque la gestione che ha lasciato spesso a desiderare. E prendiamo proprio gli ultimi due esempi: Cambiaso 'deve' scendere in campo per fronteggiare una nuova emergenza dopo aver patito un problema alla caviglia per lo stesso motivo; Douglas affretta i tempi, di comune accordo con l'allenatore, per un bisogno oggettivo della Juve di dare rotazioni e spazio, ma farlo con calciatori di livello. Era già successo pure questo.
I RECUPERI - Dell'intera squadra, soltanto Di Gregorio, Pinsoglio, Gatti (il più utilizzato), Kelly (l'ultimo arrivato), Mbangula e Kolo Muani non hanno avuto problemi. Questo senza considerare Rouhi e Alberto Costa, naturalmente per l'impiego previsto per loro da Thiago Motta. Cosa vuol dire? Che è un problema diffuso, tipico di una squadra con un calendario intasato, però con una chiave differente rispetto ad altri contesti: i tempi di recupero. Si va da Milik e le continue ricadute, passando per Douglas e gli stessi problemi, quindi i muscolari di Kalulu, Veiga e ancora Savona. E' tanto, tantissimo. Ma mai quanto il 2022-2023, la vera ecatombe della storia bianconera: c'era Allegri e ci fu una gestione errata dei carichi di lavoro, in una stagione poi con tutti i limiti della penalizzazione. Fu spiegato anche così, per un discorso di testa, e per uscire dall'imbarazzo. Stavolta? Si cercheranno cause più scientifiche, o forse si guarderà la luna invece del dito: si è giocato tantissimo, senza che molti fossero pronti fisicamente per farlo.
Commenti
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il prossimo JMedical lo farei su un cimitero indiano