Che fine ha fatto? Volpi e Poggi: incubo dei bambini, fortuna dei dentisti
Non ce ne vorranno i nostri lettori più "attempati", ma il numero odierno della rubrica "Che fine ha fatto?" è dedicato a tutti i nostri utenti che hanno vissuto l'infanzia intorno alla fine degli anni '90. Perchè vi chiederete? Perchè proprio in quegli anni un'intera generazione di piccoli tifosi ha vissuto un vero e proprio incubo legato a due giocatori: Sergio Volpi e Paolo Poggi (foto peppeguarino.wordpress.com). In tanti avranno già capito di cosa si tratta, ma spieghiamo la storia per chi non la conoscesse.
GLI INTROVABILI - Stagione 1997/1998, periodo di grande splendore per la Serie A e per i collezionisti di figurine. La TOPPS, azienda produttrice di gomme da masticare, decide di fare concorrenza alla Panini e lancia l'idea: 100 lire per una gomma con all'interno 3 mini figurine. I mini album vanno a ruba e in men che non si dica cartolai e tabaccai iniziano ad essere presi letteralmente d'assalto. Gli album iniziano a prendere forma, ma la costante in tutte le zone d'Italia è una: nessuno riesce a trovare le figurine di Volpi e Poggi. Attorno a questi due giocatori cala l'alone del mistero e nascono le leggende più disparate, i bambini spendono tutte le paghette per comprare gomme di dubbio gusto, ma i due desaparecidos non si trovano. L'arcano viene svelato quando, chiamata in causa dalla trasmissione televisiva Mi Manda Lubrano in seguito alle proteste dei consumatori, la società ammette di aver stampato le due figurine in tiratura limitata: non più di 100 copie. Ma conosciamo meglio i due giocatori in questione.
FEDELE A NOVELLINO - Sergio Volpi, nasce ad Orzinuovi nel 1974 e cresce calcisticamente nel Brescia. All'età di 20 anni passa in prestito alla Carrarese in C1 e subito ne diventa il faro del centrocampo, tanto da spingere le Rondinelle a riportarlo a casa. Dopo una stagione nella provincia lombarda, passa al neo promosso Bari, dove disputa 68 partite in due stagioni. Walter Novellino, allenatore del Venezia, si innamora della mente lucida e dei piedi educati del giovane Volpi e lo ritiene il giusto rinforzo per la permanenza in A dei lagunari. Dopo due stagioni in Veneto Novellino passa al Piacenza e Volpi decide di seguire il suo mentore. Con la maglia rossa ottengono prima una promozione dalla serie Cadetta alla Serie A, poi un comodo 12esimo posto. Novellino viene ingaggiato dalla Sampdoria di Garrone e Volpi decide di seguirlo anche a Genova. Cambia la città ma non cambia il risultato: promozione ottenuta al primo tentativo. Volpi diventa capitano della Sampdoria e conquista anche la maglia della Nazionale con la quale disputa due partite, ma con l'arrivo di Mazzarri sulla panchina doriana perde in un solo colpo fascia da capitano e posto da titolare. Dopo 193 presenze in blucerchiato chiede ed ottiene la rescissione del contratto per accasarsi al Bologna nella stagione 2008-2009. La strada di Volpi e quella di Novellino si incrociano nuovamente, questa volta a Reggio Calabria. L'avventura in maglia amaranto però non decolla, e dopo soli sei mesi, viene ceduto in prestito all'Atalanta. L'ultima stagione da professionista la vive a Piacenza dove, nonostante la grande esperienza, non riesce ad evitare la retrocessione degli emiliani in Lega Pro. All'età di 38 anni decide di abbandonare il calcio giocato.
L'UOMO RECORD - Paolo Poggi, di ruolo attaccante, nasce a Venezia nel 1974. Proprio sulle rive della laguna si avvicina al calcio che conta: prima tutte le categorie giovanili con la maglia arancio-nero-verde, poi l'esordio in prima squadra. Dopo tre stagione nella sua città natale passa al Torino contribuendo alla vittoria della Coppa Italia 1992-1993, ma la sua avventura in granata dura solo due stagioni. Viene ceduto all'Udinese in Serie B, club con il quale vive il momento più alto della sua carriera. 11 gol nella prima stagione valgono la promozione in A dei friulani, poi l'arrivo sulla panchina dei bianconeri di Alberto Zaccheroni dà una svolta alla sua carriera e a quella della società bianconera. Insieme ai compagni di reparto Bierohoff e Amoroso trascina l'Udinese al quinto posto, piazzamento che vale la storica qualificazione alla Coppa Uefa. La sua avventura in bianconero dura fino al gennaio del 2000, quando passa alla Roma di Capello, ma la permanenza nella Capitale non è delle più felici e dopo un solo anno viene girato al Bari. Nella stagione 2001-2002, in coppia con Dario Hubner, non riesce ad evitare la retrocessione degli emiliani, ma si toglie la soddisfazione di entrare nella storia della Serie A per aver realizzato il gol più veloce di sempre: 8 secondi e 5 decimi. Ormai trentaduenne si trasferisce prima al Venezia in Serie B, per poi passare al Mantova dove si rende protagonista della scalata dalla C2 ai play-off di Serie B. Chiude la carriera nella natale Venezia, dove rimane dal 2006 al 2009 prima di ritirarsi.
COSA FANNO OGGI - Entrambi i giocatori sono rimasti nel mondo del calcio, anche se con ruoli differenti. Volpi è tornato a Brescia e siede sulla panchina dei Giovanissimi Regionali delle Rondinelle. Poggi ha prima intrapreso la strada dell'imprenditoria aprendo un bed and breakfast a Venezia, ma poi ha ceduto al richiamo del campo ed ha accettato il ruolo di responsabile dell'Accademy dell'Udinese.