PROMESSA NAZIONALE - La storia calcistica di Morfeo, classe '76, da Pescina, inizia a 14 anni: a quell'età entra infatti nel settore giovanile dell'Atalanta, grazie soprattutto al tecnico Bixio Liberale, suo allenatore e osservatore orobico. Protagonista indiscusso delle rappresentative azzurre, non aveva nulla da invidiare a Totti, Di Vaio o Tacchinardi, che condividono con lui quelle esperienze. Anzi, era lui il fiore all’occhiello della nazionale Under 17, assieme a un altro asso che poi si è perso presto per strada: Alessio Pirri, prodotto delle giovanili della Cremonese. Debutta in Serie A a 17 anni, il 19 dicembre 1993, in una partita che vede la vittoria dell'Atalanta sul Genoa per 2-1: in quell'anno colleziona 9 presenze realizzando anche 3 reti. L'altezza e i muscoli non contano poi così tanto, per uno che è abituato a far parlare i piedi ed è dotato di una personalità da far impallidire tutti i suoi coetanei, tra cui ricordiamo altri futuri professionisti, come i difensori Zanchi, Pavan e Viali, la mezzapunta Locatelli e gli attaccanti Chianese e Pisani.