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Che fine ha fatto? Cech: da Chelsea, Arsenal e caschetto all'hockey su ghiaccio
GLI ESORDI, IL RECORD ALLO SPARTA E IL PASSAGGIO AL RENNES - Nato a Plzen nel maggio del 1982, cresce nelle giovanili del Viktoria, la squadra della propria città, dove si afferma come portiere di personalità e sicuro nelle uscite, prima di esordire a livelli professionistici a soli 17 anni nel Chmel Blšany, dove rimane per due stagioni prima di passare nel club più titolato di Repubblica Ceca, lo Sparta Praga. Qui si conquista subito i galloni di titolare e gioca 17 partite su 27 senza subire gol, conquistando il il nuovo record di minuti di imbattibilità nel campionato ceco, ben 855. Il Rennes nota subito questo giovane fuoriclasse del ruolo e se lo accaparra per 5 milioni di euro, portandolo in Francia, dove rimane per due stagioni, affermandosi nel calcio che conta.
LA SCELTA DI MOURINHO E L'EPOPEA CHELSEA, CON IL MITICO CASCHETTO - A soli 22 anni il grande salto, firma infatti un contratto con il Chelsea, dove approda per 13 milioni di euro: all'inizio non è titolare ma Josè Mourinho, dopo alcuni errori di Carlo Cudicini, lo lancia come numero uno e viene premiato dal nuovo record di 1024 minuti senza subire gol, dal 12 dicembre 2004 al 5 marzo 2005. A Londra, sponda Blue, vince quattro campionati, tre Coppe di Lega, tre Community Shield e quattro Coppe d'Inghilterra, oltre a una Champions ed un Europa League: nel mentre anche un gravissimo infortunio al cranio, contro il Reading, una frattura alla testa che ne condizionerà per sempre la carriera, visto che dovrà giocare con un caschetto protettivo, che ne diventerà il segno distintivo.
LA CHAMPIONS DA PROTAGONISTA E IL RITORNO DI COURTOIS - Soprattutto nella vittoria della Champions League, Cech si supera ergendosi a protagonista: nella sfida contro il Bayern Monaco para un rigore a Arjen Robben nel corso dei tempi supplementari e neutralizza quello di Ivica Olić nella serie finale, che dà al Chelsea la coppa. Quando il ceco compie 30 anni, fa ritorno dal prestito all'Atletico Madrid Thibaut Courtois, e lo stesso José Mourinho che lo aveva lanciato decide di puntare sul giovane portiere belga: Cech rimane da secondo ma a fine stagione abbandona, totalizzando complessivamente con la maglia dei Blues 496 partite tra campionato e coppe, vincendo 15 trofei.
L'ARSENAL E LE QUATTRO SFIDE AL CHELSEA, CON EPILOGO AMARO - In realtà non si sposta di molto: rimane infatti a Londra, dato che l'Arsenal lo acquista per 11 milioni di euro: l'esordio è da favola, dato che debutta con la nuova maglia nel Community Shield contro la sua ex squadra, il Chelsea, vincendo subito il primo trofeo con i Gunners, grazie anche ad alcuni suoi interventi decisivi. Non solo: vince anche l'FA Cup, nuovamente battendo in finale il suo ex Chelsea per 2-1, e di nuovo il Community Shield, ancora una volta battendo il Chelsea ai rigori. Nel 2018 diventa inoltre il primo portiere della Premier League a mantenere per 200 volte la porta imbattuta, ma l'addio al calcio è invece triste: disputa infatti la sua ultima partita in carriera che coincide con la finale di Europa League contro la sua ex squadra, il Chelsea, questa volta perdendo per 4-1. Ma Cech già sapeva quale sarebbe stato il suo destino.
TRA HOCKEY E... DI NUOVO CHELSEA! - Dopo 20 anni di calcio professionistico, annuncia infatti di essere il portiere del Guildford Phoenix, squadra di hockey su ghiaccio militante nella National Ice Hockey League, la seconda serie del campionato hockeystico inglese. Ma non basta, viene inoltre nominato consigliere tecnico del Chelsea. Perché, nonostante tutto, casa rimane sempre casa.
@AleDigio89