AFP/Getty Images
Cavani sorride in nazionale ma è triste a Parigi: può fare ancora comodo alle grandi d’Europa?
L’arrivo di Icardi al PSG, quest’estate, e gli infortuni, anche se non gravi, degli ultimi tempi, stanno facendo perdere posizioni nelle gerarchie dell’attacco parigino a un certo Edinson Cavani, il quale però ha trovato due reti in nazionale e ha ancora voglia di dire la sua nel calcio che conta.
NUMERI – Partiamo subito coi numeri, cinici e che fanno sempre chiarezza su tutto: 195 reti dall’agosto 2013, anno in cui è stato acquistato dal club transalpino, e anche 40 assist, ad oggi. Il valore dell’uruguagio non si scopre certo adesso, ma se aggiungiamo a queste statistiche una carta d’identità non certo altissima (è un classe ’87), sicuramente può ancora dare molto e farebbe comodo a più squadre in Europa.
INFORTUNI E ICARDI – Dal’inizio di febbraio scorso però, come detto in precedenza, l’ex Napoli, ha dovuto convivere con dei problemi che lo hanno un po’ condizionato. L’infortunio alla coscia lo ha tenuto fermo quasi tre mesi e quello all’anca lo ha fatto partire lentamente quest’autunno, oltre al già ritardo di condizione per la Coppa America giocata a giugno. In tutto questo, il PSG ha deciso di prendere Icardi, centravanti dalle caratteristiche piuttosto simili a quelle del Matador, ma di sei anni più giovane. L’argentino, dopo una prima fase di adattamento, ha cominciato a segnare a ripetizione (nove reti in dieci partite) e ha scavalcato, nelle preferenze dell’allenatore Tuchel, il nativo di Salto.
NAZIONALE E MERCATO – Con le due reti messe a segno contro Ungheria e Argentina, è certamente tornato il sorriso al bomber uruguagio, che continua a rincorrere Suarez nel primato di reti con la nazionale (49 a 58). In aggiunta a tutte queste situazioni, stanno inevitabilmente circolando delle voci di mercato: Cavani al posto di Ibrahimovic ai Galaxy, Cavani al Liverpool che sta cercando una prima punta, Cavani si offre alla Juventus, Cavani da Antonio Conte che stravede per lui. Le squadre che lo cercano sono tante e il contratto in scadenza a giugno prossimo non può far altro che ingolosire sia l’ex Palermo e sia i club interessati: non resta che attendere l’evolversi della stagione, consapevoli che di attaccanti come Edinson ce ne sono pochi, ancora oggi, nel mondo.
NUMERI – Partiamo subito coi numeri, cinici e che fanno sempre chiarezza su tutto: 195 reti dall’agosto 2013, anno in cui è stato acquistato dal club transalpino, e anche 40 assist, ad oggi. Il valore dell’uruguagio non si scopre certo adesso, ma se aggiungiamo a queste statistiche una carta d’identità non certo altissima (è un classe ’87), sicuramente può ancora dare molto e farebbe comodo a più squadre in Europa.
INFORTUNI E ICARDI – Dal’inizio di febbraio scorso però, come detto in precedenza, l’ex Napoli, ha dovuto convivere con dei problemi che lo hanno un po’ condizionato. L’infortunio alla coscia lo ha tenuto fermo quasi tre mesi e quello all’anca lo ha fatto partire lentamente quest’autunno, oltre al già ritardo di condizione per la Coppa America giocata a giugno. In tutto questo, il PSG ha deciso di prendere Icardi, centravanti dalle caratteristiche piuttosto simili a quelle del Matador, ma di sei anni più giovane. L’argentino, dopo una prima fase di adattamento, ha cominciato a segnare a ripetizione (nove reti in dieci partite) e ha scavalcato, nelle preferenze dell’allenatore Tuchel, il nativo di Salto.
NAZIONALE E MERCATO – Con le due reti messe a segno contro Ungheria e Argentina, è certamente tornato il sorriso al bomber uruguagio, che continua a rincorrere Suarez nel primato di reti con la nazionale (49 a 58). In aggiunta a tutte queste situazioni, stanno inevitabilmente circolando delle voci di mercato: Cavani al posto di Ibrahimovic ai Galaxy, Cavani al Liverpool che sta cercando una prima punta, Cavani si offre alla Juventus, Cavani da Antonio Conte che stravede per lui. Le squadre che lo cercano sono tante e il contratto in scadenza a giugno prossimo non può far altro che ingolosire sia l’ex Palermo e sia i club interessati: non resta che attendere l’evolversi della stagione, consapevoli che di attaccanti come Edinson ce ne sono pochi, ancora oggi, nel mondo.