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    Cataliotti e i consigli per gli agenti: mollo tutto ed esco a cena con Donnarumma!

    Cataliotti e i consigli per gli agenti: mollo tutto ed esco a cena con Donnarumma!

    Ho osservato le sue ultime partite e ho pensato immediatamente: voglio la procura di Gianluigi Donnarumma! Il ragazzo è un fenomeno, difende la porta del Milan nel campionato di serie A a soli 16 anni e di sicuro arriverà a guadagnare un sacco di soldi! Quale agente dei calciatori non vorrebbe mettere le mani su un calciatore così promettente? 

    Ma, traslando il nono comandamento della Bibbia "Non desiderare la donna d'altri" al mondo del calcio, non posso e non devo desiderare il calciatore di un altro procuratore, che di cognome fa Raiola, ma, per la precisione, di nome fa Vincenzo e non Mino (parenti stretti comunque e, presumibilmente, soci).

    Ed è un vero peccato perché avrei potuto dare tutto me stesso per convincere quel calciatore a firmare una procura col sottoscritto. Il mio volere cozza, tuttavia, con le regole scritte e non scritte del mondo del calcio che mi impediscono di approfondire e di invitare a cena Gigio! Ora più che mai, visto che ho anche reso pubblico il mio "innamoramento" calcistico per la promessa rossonera! Ma se la giovane promessa fosse stata ancora senza procuratore come mi sarei comportato? E lo chiedo anche a te, aspirante procuratore che, forse, stai leggendo questa paginetta.
     
    Come avresti cercato di convincere il calciatore e la sua famiglia a darti fiducia?
    E, prima di tutto, dove avresti cercato di convincere il calciatore a firmare la procura con te?
    Te lo dico io: a cena!
    E faccio di più: ti fornisco il seguente decalogo pro-cena che magari un giorno potrebbe servirti:
    1) non chiedere mai a un calciatore e alla sua famiglia di venire a cena in un ristorante della tua città. Sei tu che devi dimostrare interesse e disponibilità a fare sacrifici per raggiungere il tuo obbiettivo macinando chilometri su chilometri.
    2) non chiedere di andare a cena insieme la sera stessa del primo incontro, correresti il rischio di sembrare troppo frettoloso. Va da sé l'analogia con il corteggiamento di una bella ragazza!
    3) non proporre di andare a cena a casa della famiglia, correresti il rischio di sembrare eccessivamente invadente!
    4) quando chiedi alla famiglia e al calciatore la loro disponibilità per una cena, non fingere di avere troppi impegni. Dovrai essere al loro servizio. Depenna dalla tua agenda gli impegni presi in precedenza. 
    5) fai scegliere alla famiglia il ristorante di loro maggiore gradimento. Spesso le famiglie dei calciatori scelgono ristoranti poco frequentati. Accontenta la loro richiesta di riservatezza.
    6) se delegano a te la scelta del ristorante, scegline uno adatto. Non troppo spartano, ma neppure esageratamente lussuoso. Una giusta via di mezzo, dove si possa mangiare bene (che te lo dico a fare!) e conversare serenamente. Da evitare: sala molto caotica e rumorosa.
    7) a cena non iniziare subito a parlare di calcio. Rompi il ghiaccio con qualche battuta, crea un clima simpatico e il meno formale possibile.
    8) ascolta, più che inondare di parole e, soprattutto, di promesse i tuoi invitati.
    9) non cadere in pacchiani errori di galateo (es. tieni spento il cellulare, non dire "buon appetito", aspetta prima di iniziare a mangiare se agli altri commensali il piatto non è stato ancora servito, ecc.). Segui, per sintetizzare, i consigli di business etiquette, e non sarai mai in difetto!
    10) non dimenticare di pagare il conto. Quello lo deve pagare il procuratore, per una semplice ragione: la cena deve essere offerta da chi ha lanciato l'invito! E sei tu che vuoi la procura del calciatore, costi quel che costi, appunto!

    Ora vi lascio, perché si è fatto sera e, ca va sans dire, devo uscire a cena con un calciatore e tutto il seguito famigliare. Buon appetito (ops!)

    Jean-Christophe Cataliotti - www.footballworkshop.it 




     

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