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  • Caso scommesse, sequestrati pc e tablet di Tonali e Zaniolo. I due giocatori hanno lasciato Coverciano

    Caso scommesse, sequestrati pc e tablet di Tonali e Zaniolo. I due giocatori hanno lasciato Coverciano

    • Redazione CM
    Uno scandalo che si allarga a macchia d’olio e che nella giornata di ieri ha fatto la sua irruzione nel ritiro della Nazionale a Coverciano. Il coinvolgimento di Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo nell’indagine sulle scommesse nel calcio italiano della Procura di Torino, dopo le confessioni rese dal centrocampista della Juve Nicolò Fagioli, disegna contorni sempre più inquietanti sulla vicenda, ancora inesplorati. La convocazione di ieri da parte delle forze dell’ordine per fornire i primi dettagli sul loro ruolo nell’indagine ha preceduto il sequestro di tutti i dispositivi in loro possesso, dai telefonini ai tablet, attraverso i quali Tonali e Zaniolo si collegavano alle piattaforme per giocare on-line.

    L'ACCUSA - I due calciatori sono stati raggiunti dai rispettivi avvisi di garanzia, nei quali viene contestato il reato di "Interventi nel settore del giuoco e delle scommesse clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di manifestazioni sportive", contemplato dalla legge 401 del 13 dicembre 1989. Gli inquirenti, guidati dal sostituto procuratore Manuela Pedrotta, vogliono capire se per Tonali e Zaniolo sussistano i presupposti di un illecito a livello penale. "Chiunque esercita abusivamente l’organizzazione del giuoco del lotto o di scommesse o di concorsi pronostici che la legge riserva allo Stato o ad altro ente concessionario, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni", e "chiunque partecipa a concorsi, giuochi, scommesse gestiti con le modalità di cui al comma 1, fuori dei casi di concorso in uno dei reati previsti dal medesimo, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda da lire centomila a lire un milione". 

    A LIVELLO SPORTIVO... - Qui si ferma la giustizia ordinaria, mentre quella sportiva proibisce ai tesserati di fare puntate sui propri settori di competenza ed in particolare di operare attraverso canali non riconosciuti ufficialmente, come sarebbe il caso di Fagioli in prima battuta e successivamente di Tonali e Zaniolo. Qualora fosse comprovata questa pratica, per tutti e tre arriverebbe il deferimento da parte della Procura Federale e il rischio di una sanzione che può raggiungere i tre anni di squalifica. Nel frattempo si apprende che, dopo aver trascorso la notte a Coverciano, i due ragazzi hanno abbandonato stamattina il ritiro della Nazionale su decisione della FIGC per fare ritorno nei rispettivi club di appartenenza.
     

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