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  • Fagioli: 'Mai scommesso sulla Juve'. Nel suo telefono le chat con altri calciatori, uno è della Juventus

    Fagioli: 'Mai scommesso sulla Juve'. Nel suo telefono le chat con altri calciatori, uno è della Juventus

    Il terremoto delle scommesse scuote il calcio italiano, e siamo solo all'inizio. Fagioli, Zaniolo e Tonali sono i primi tre nomi più famosi di una decina di calciatori sui quali la Polizia sta effettuando accertamenti ormai da qualche settimana. L'inchiesta è nata per caso a Torino, dove si stava indagando su un gruppo criminale che aveva organizzato una piattaforma sommersa di scommesse, parallela a quella legale, per riciclare denaro sporco. 

    ALTRI NOMI - Sono già state individuate almeno tre piattaforme illegali, sulle quali gli investigatori sono convinti che i calciatori italiani scommettessero abitualmente: verranno chiesti i registri delle transazioni. Come si legge su La Repubblica in edicola oggi, c'è almeno un altro giocatore della Juventus (di seconda fascia) e altri giocatori di Serie A. E la lista è destinata ad allargarsi. 

    CHAT SUL TELEFONO - Fagioli ha giocato cifre importantissime nell'ultimo anno e mezzo: si parla di centinaia di migliaia di euro, nulla però che possa fare pensare ad alterazione di risultati. Il centrocampista bianconero ammette tutto ("Ho scommesso su partite di calcio, ma non ho mai puntato sulla Juve") e consegna alle autorità il suo cellulare, da cui spuntano delle chat con una serie di compagni in cui si parla esplicitamente di scommesse. Sono una decina: c'è un compagno della Juve di seconda fascia. E ci sono due ragazzi con cui ha condiviso la nazionale: Tonali e Zaniolo. Non c’è la prova che i due abbiano scommesso, ma i messaggi sembrano inequivocabili: Tonali avrebbe giocato su worldgame365.me e Zaniolo su Evoz9.fx-gaming.net, entrambe illegali. Gli inquirenti hanno dovuto accelerare i tempi dopo le anticipazioni di Fabrizio Corona, anticipando il blitz a Coverciano per cercare di evitare che i due nazionali azzurri cancellassero qualcosa dai loro telefonini: "Ci aspettavano". 
     

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