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Caso Mbappé, la reazione del Real alla mossa del PSG: il piano da Madrid
RISPETTARE IL CONTRATTO – Nulla è cambiato, in realtà, nei pensieri del fenomeno transalpino, a seguito della forte presa di posizione della società parigina nei suoi confronti: il numero 7, già da tempo, aveva deciso di non esercitare l’opzione per rinnovare il suo contratto sino al giugno 2025 – attualmente in scadenza la prossima estate – e di proseguire la sua carriera all’ombra della Tour Eiffel almeno per tutta la stagione ‘23/’24, rispettando e onorando gli oneri contrattuali previsti con il club di Al-Khelaifi. In sostanza, ultimo anno a Parigi e poi addio a parametro zero, direzione Madrid. Ma è chiaro che la proprietà del PSG - convinta di un già esistente accordo con il Real - ha idee fortemente diverse sulla questione.
PRENDERE O LASCIARE – L’ultimatum era stato chiaro: prendere o lasciare, tornare indietro sui propri passi ed esercitare, quindi, l’opzione unilaterale per estendere il proprio accordo sino al 2025 oppure trovare una soluzione alternativa alla permanenza a Parigi: cessione. Bianco o nero, nei pensieri di Al-Khelaifi non ci sono altre piste che si possano sondare. Se la volontà di Mbappé è stata fin troppo chiara, lo è altrettanto quella del club transalpino. Impossibile pensare di perdere a zero un patrimonio del calcio mondiale come il campione del Mondo 2018. E allora come sbloccare questo stallo? Semplice, serve un’offerta del Real Madrid.
PENSIERO STUPENDO – Ed è proprio in questo contesto che si inserisce il sogno dell’ex attaccante del Monaco: il Real Madrid, il tanto sognato e agognato club che, da sempre, rimane un’idea fissa nei pensieri di Mbappé. E il piano di Florentino Perez, in realtà, è semplice quanto efficace: aspettare la fine del contratto del francese e regalare il colpo del secolo ai Blancos, a parametro zero, la prossima estate. Un’idea chiara, limpida e di facile attuazione. Se non fosse per quella volontà di Al-Khelaifi di non disperdere l’immenso guadagno che una cessione di Mbappé genererebbe nelle casse del Paris Saint-Germain. E la novità dell’esclusione del francese dalla lista dei convocati per la tournèe asiatica, in realtà, non cambia i piani del Real Madrid. Anche perché, va chiarito un punto importante: nonostante la dirigenza dei Blancos sia rimasta sorpresa dalla mossa attuata da Parigi, come riportano dalla Spagna, l’esborso economico di un trasferimento a Madrid non è attualmente generabile né immaginabile. L’operazione, infatti, tra costi del cartellino e l’ingaggio percepito dal transalpino, si aggirerebbe intorno ai 400 milioni. Nessuna fretta quindi anche perché, in questo caso, è il PSG che ha bisogno di vendere il giocatore e battere cassa, liberandosi di un giocatore che ha già deciso di lasciare a zero la prossima estate. E proprio per tale motivo, il Real non ha intenzione di accelerare per un calciatore che, allo stato attuale dei fatti, firmerà fra un anno, senza alcun pagamento di cartellino. E dunque si attende il 31 luglio, ultimo giorno per attivare la famosa opzione presente nel contratto di Mbappé: il francese è pronto a ribadire la sua volontà, è pronto addirittura a rimanere fuori rosa, pur di coronare il suo sogno e fare un favore al suo prossimo club. A meno che, dall’Arabia Saudita, qualcuno – leggasi Al Hilal - non porti un’offerta che non si possa rifiutare ad Al-Khelaifi...