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Calhanoglu torna uomo chiave del Milan, così la Champions è vicina
A Roma, sponda Lazio, da un mese a questa parte c’è un giocatore più ispirato degli altri: Joaquin Correa. Cinque gol nelle ultime quattro in Serie A, due doppiette nelle ultime due e un’altra prestazione, contro il Genoa, davvero pregevole. L’attaccante spagnolo nella gara dell’Olimpico rappresenta un ottimo mix tra Efficienza Tecnica (IET 95%) e freschezza atletica (IEF 93%), completa con successo tutti i passaggi di medio-alta difficoltà e crea sei occasioni di 1 contro 1, concludendone positivamente ben cinque. Ormai appare maturo tatticamente (K-Movement 94%) e in condizione atletica più che positiva, visto che contro il Grifone disputa 83 minuti ad altissima intensità percorrendo 3 km ad alta velocità, con 37 sprint e la potenza media di 11,8 W/kg. Insomma al di là dei due gol, Inzaghi in questo finale di stagione può sorridere dell’enorme miglioramento del suo giocatore, sempre più cinico sotto porta.
Un punto che vale oro: il Cagliari pareggia al fotofinish in casa del Napoli e stacca il Benevento (prossimo avversario in uno scontro cruciale) terzultimo in classifica. Era dall’aprile 2010 che i sardi non rimanevano imbattuti per due trasferte di fila sul campo dei campani in campionato, ma l’1-1 di domenica rappresenta molto più di un risultato per la squadra di Semplici, immischiato pesantemente nella lotta salvezza. Al “Maradona” i rossoblù mostrano Efficienza Tecnica e Fisica perfettamente in linea con la media della Serie A (IET 89,1%, IEF 88,6%), frutto di un calcio propositivo (K-Pass 90,6%) e aggressivo (90,2%), e portano ben tre giocatori a fine gara a Indici simili ai migliori dello stesso ruolo nel torneo (Nandez, Duncan, Nainggolan). La strategia del tecnico dei sardi è quella di badare al sodo (solamente due occasioni create di 1 contro 1, senza puntare l’uomo) e sfruttare i piedi buoni dei suoi (26 passaggi tentati di medio-alta difficoltà, con il 54% di riuscita). L’ottima condizione atletica – e il grande cuore di chi deve compiere un’impresa – hanno fatto il resto. Non era facile fermare un Napoli lanciato ed in forma, ma il Cagliari ci è riuscito tressandolo dal punto di vista fisico, chiudendo la gara con uno score di ben 111 km (tre in più dei partenopei), un ritmo medio di 10,74 W/kg (vs 10,5) e un carico muscolare di 898 decelerazioni (vs 820). Se manterranno il trend nella volata finale, salvarsi sarà possibile.