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Milan, Pioli: 'I 2 ko un peso mentale, sostegno quotidiano dalla dirigenza. Calhanoglu? Punti ai 10 gol e 10 assist'
SU IBRAHIMOVIC - "Parliamo di un campione. Il campione fa crescere il valore della squadra e dei compagni. Non averlo avuto per tanto tempo ci ha penalizzato, l'importante è che stia bene. Inutile raccontarci storie: abbiamo subito a livello mentale le due sconfitte, ma abbiamo reagito. A volte non dare punti di riferimento a una difesa piazzata è un vantaggio. Zlatan ha un'intelligenza calcistica evoluta, sa dove andare, ma gli piace fare il regista offensivo: è una soluzione che ci sta dando vantaggi".
SULLA PARTITA - "A livello mentale non è stata una preparazione semplice. Non possiamo negare che i punti siano pesanti, ma non abbiamo avuto timore. Ci siamo mossi tanto, senza dare punti di riferimento. Per giocare questo calcio bisogna riconoscere gli spazi e cambiare posizione continuamente, richiede un'applicazione importante. Dobbiamo migliorare nell'essere solidi in fase di non possesso: l'obiettivo è grande, le prestazioni devono essere all'altezza".
SU CALHANOGLU - "Abbina qualità, quantità e generosità. Si muove tanto, lavora per la squadra: sta trovando qualità in fase di realizzazione. Deve trovare un pelo più di precisione negli assist, ma è un giocatore che sta trovando quella fiducia che forse in passato non l'ha aiutato ad esprimere tutto il suo potenziale. Dieci gol? Secondo me sì, per la tecnica e la conclusione che ha deve averlo come obiettivo. Nei gol e negli assist".
SU MALDINI - "L'area tecnica ci sostiene quotidianamente, è attenta a curare tutto. Ci sostiene e ci mette nelle condizioni migliori per lavorare bene. Parliamo di gente di calcio, che capisce le situazioni e i momenti, abbiamo ciò che ci serve per cercare di finire al meglio questa stagione".