A volte è la tv a svelare i cambiamenti in atto nelle società calcistiche, prima ancora che siano i comunicati ufficiali a farlo. E così, il presenzialismo di Pavel Nedved negli ultimi giorni potrebbe essere solo l'antipasto di un ruolo più attivo nella vita del club da parte del consigliere d'amministrazione della Juventus.

 

Dopo la mezza crisi della scorsa stagione, quando l'ex Pallone d'Oro fece capire che il suo ruolo era un po' troppo marginale rispetto a quanto si aspettasse, molte cose sono cambiate per il ceco. La sua voce ora viene ascoltata all'interno del club, e la sua presenza in tribuna a fianco del presidente bianconero Andrea Agnelli (del quale è il più fidato collaboratore) ormai è immancabile. Proprio la tv, qualche settimana fa, ci ha mostrato i due imprecare all'unisono in occasione del gol mancato da Milos Krasic contro il Cagliari. 

 

Ma è in occasione di Parma-Juventus di questa settimana, e delle polemiche che ne hanno fatto seguito, che Nedved è stato protagonista di una vera e propria discesa in campo, di fronte alle talecamere: "Sono stanco di non avere risposte per un gruppo che sta facendo benissimo. Noi dirigenti ci mettiamo la faccia, e allora non ci sto". Il giorno dopo queste parole, Nedved, puntualmente ripreso dalle tv, era presente a Vinovo, per assistere all'allenamento della squadra di Antonio Conte.

 

Una presenza continua e sempre più importante quella della Furia Ceca nel mondo Juve. Anche, probabilmente, in chiave mercato: non è da escludere infatti che ci sia il suo zampino (sotto forma di consiglio agli uomini mercato Juve, Beppe Marotta e Fabio Paratici) nel recente affare che ha portato in bianconero Ouasim Bouy,  e nella trattativa in corso per portare a Torino, da Manchester, Paul Pogba. Entrambi questi giocatori sono assistiti  da Mino Raiola, un altro che di fronte alle telecamere ci sa stare e che di Nedved fu il procuratore...