Cagliarimania: serve aumentare la concentrazione e tirare di più. I rossoblù fanno un piccolo passo indietro
Antonio Cinus
Sembrava prospettarsi un bel sabato sera per i rossoblù di Claudio Ranieri ed invece alla fine a spuntarla sono stati sì i rossoblù, ma quelli di mister Thiago Motta. Eppure il primo tempo aveva dato belle speranze.
Il Cagliari non parte bene come accaduto contro Torino ed Inter, non è stata la stessa squadra pressante dal primo minuto di gioco. Questa volta Ranieri ha detto ai suoi di soffrire gli attacchi del Bologna per ripartire in velocità e provare ad affondare il colpo decisivo. Così è stato. Lancio lungo del neo arrivato Wieteska, fuga di Luvumbo (Beukema ancora deve prenderlo) e prima rete in Serie A per l'angolano.
Nella ripresa però i sardi vanno in confusione e cedono alla rimonta del Bologna. Zirkzee, il più scatenato dei suoi, trova la rete del pareggio beffando di prima intenzione Radunovic sul suo palo. Fabbian, appena entrato, mette la freccia a due minuti dalla fine grazie ad un errore clamoroso del portiere serbo, che si fa scappare dalle mani un tiro di Kristiansen lasciando cadere il pallone sul piede di Fabbian, velocissimo ed intelligentissimo a capire cosa stesse succedendo in una frazione di secondo.
Si torna così a casa con zero punti e tanto rammarico ma soprattutto con un piccolo passo indietro sul piano di gioco. Petagna, appena arrivato, lascia il campo dopo una frazione di gioco per un problema al polpaccio. Benedetta la sosta. Quindici giorni per recuperare la punta e farlo inserire al meglio negli schemi tattici, così i due difensori, anche se Witeska sembra già sul pezzo.
Quindici giorni per cancellare una prova opaca, raramente offensiva, con il gol di Luvumbo come unica conclusione. Serve di più in attacco e mister Ranieri lo sa. Dopo la sosta arriverà l'Udinese e siamo già certo che sarà un altro Cagliari.