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    Buffon: 'Ritiro? Deciderò con Agnelli, a volte va fatto un passo indietro...'

    Buffon: 'Ritiro? Deciderò con Agnelli, a volte va fatto un passo indietro...'

    Oggi Gianluigi Buffon ha spento 40 candeline e fra i vari festeggiamenti e le discussioni sul proprio finale di carriere il portiere della Juventus ha scelto la trasmissione Rai, Che Tempo che fa, condotta da Fabio Fazio per raccontare il particolare momento della sua carriera.

    GLI INIZI - "Ho iniziato a giocare come centrocampista e mi divertivo davvero molto. L'ho fatto per 4/5 anni, poi ho avuto una folgorazione (ride ndr) vedendo N'Kono che interpretava il ruolo in maniera molto eccentrica. E' stata la più bella vita che un uomo possa fare, specialmente chi ama lo sport come me. E' una palestra di vita importante e ti aiuta a non prendere strade sbagliate".

    RITIRO O RINNOVO - "Parlo al passato? Ormai sono 22 anni che pratico questo lavoro. Ritirarmo non sarebbe un problema. Il rinnovo? Questo è l'ultimo dei problemi, non abbiamo ancora deciso nulla, devo parlare col presidente. Voglio che sia fatta la scelta migliore e sono certo che con l'ausilio del presidente faremo la scelta più congrua a quella che è la mia età. Per andare avanti a fare le cose non ci vogliono forzature, le cose devono essere fluide. A volte bisogna fare un passo indietro".

    PALLONE D'ORO - "Il Pallone d'Oro? I tanto vituperati cugini francesi mi rispettano molto e questo è un qualcosa che a volte mi imbarazza un pò".

    COMPLEANNO - "Ormai è una settimana che facciamo festa, hanno iniziato una settimana fa a farmi gli auguri. I biglietti dei bambini? Fanno piacere, sono cose che ti toccano l'anima."

    RECORD MALDINI - "Record Maldini? Secondo me a volte non bisogna forzare le cose. Se questo record rimanesse a Paolo sarebbe una cosa splendida. E' bello prenderlo ma anche lasciarlo ad una grande persona ed un grande professionista".

    LA NAZIONALE E I TIFOSI - "Con la nazionale ricevo molti applausi, con la Juve in certi stadi storicamente ostili non c'è tutto questo affetto. Dopo la Svezia ci sono stati tanti messaggi di amicizia. Qualche volta fa piacere ricevere pacche sulla spalla in un momento difficile. Dietro a quest'immagine di superman può esserci sempre fragilità."

    PARTITA DA RIGIOCARE - "Vorrei rigiocare la finale di Champions contro il Real e la finale dell'Europeo con l'Italia perché credo che siano le uniche partite in cui non abbiamo messo in campo le nostre qualità come Juve e Italia."

    FIGC E FUTURO - "Mi auguro che con la scelta del Presidente FIGC si pensi al bene del calcio, secondariamente credo che un calciatore come me che è rappresentato da Tommasi come presidente dell'AIC spera che in queste votazioni ci sia modo di far sentire la nostra voce. Il mio futuro? Mi immagino nel calcio. Penso che adesso non si possa sapere cosa farò di preciso. Quando smetterò prenderò cinque sei mesi sabbatici e poi deciderò cosa fare".

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