Calciomercato.com

  • Buffon dice stop: lui ci ha fatto vincere un Mondiale, io gli ho fatto perdere un Pallone d'Oro

    Buffon dice stop: lui ci ha fatto vincere un Mondiale, io gli ho fatto perdere un Pallone d'Oro

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan

    Sarà perché siamo in piena estate, sarà perché gli ultimi anni li ha giocati in Serie B, ma ho la precisa sensazione che l’addio al calcio di Gianluigi Buffon non sia all’altezza del portiere che è stato. Il migliore in Italia e in Europa negli ultimi trent’anni (o forse di più), l’uomo capace di farci vincere un Mondiale quasi da solo.

    Era il 2006 e qualcuno, che adesso mi legge, non c’era ancora o era troppo piccolo per ricordare. Ma Buffon, in quel Mondiale, subì solo due gol: un’autorete di Zaccardo (comica: il terzino, anziché rinviare, svirgolò il pallone facendolo rotolare alle spalle del portiere) e un rigore trasformato da Zidane in finale. Per le sue prodezze Buffon avrebbe meritato il Pallone d’Oro, premio che, ad una settimana dalla proclamazione, sembrava gli venisse assegnato, in forza dei voti dei giurati di tutto il mondo.


    Ascolta "Buffon dice stop. Lui ci ha fatto vincere un Mondiale, io gli ho fatto perdere un Pallone d’Oro" su Spreaker.

    A diciassette anni di distanza, proprio quando Buffon si ritira, sono quasi certo di avere avuto una responsabilità nella mancata assegnazione. Ero allora direttore di Tuttosport e gli inviati del gruppo Juventus, sempre in cerca di primizie e anticipazioni, riuscirono ad avere la dritta relativa ai voti scrutinati fino a quel momento: Gigi era in testa e si stava avviando trionfalmente a mettere le mani su quel premio. In redazione, sicuri ormai della sua vittoria, decidemmo di titolare su di lui. Tutto questo perché, nei giorni che avevano preceduto l’indiscrezione, Buffon era stato oggetto di servizi fotografici da parte di France Football, il settimanale organizzatore del riconoscimento.


    Alla fine, a sorpresa, vinse invece Fabio Cannavaro, il capitano dell’Italia campione del mondo. E io, da quel giorno, vivo con un senso di colpa. Quello di aver svelato sì il reale vincitore prima del tempo, ma di averlo, proprio per questo, “bruciato” agli occhi degli organizzatori. I quali - si sa bene come vanno certe storie - dirottarono le loro mire su un altro azzurro. Scusa, Gigi. Se sbagliammo, fu per troppo amore.


    Altre Notizie