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Briatore attacca: "Spalletti arrogante, Allegri il top come ct. Ci ho parlato durante Svizzera-Italia..."
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Tutti sono finiti sul banco degli imputati, dal presidente federale Gabriele Gravina ai giocatori, ma il principale bersaglio della critica è stato Luciano Spalletti: al commissario tecnico azzurro vengono imputati diversi errori, dalle convocazioni alle scelte di formazione, diversi invocano anche un cambio di guida per la Nazionale.
L'ATTACCO DI BRIATORE A SPALLETTI - Tra questi c'è Flavio Briatore. L'imprenditore, intervenuto a "La Politica nel pallone" su Radio Rai Gr Parlamento, ha attaccato duramente Spalletti:
"L’eliminazione dell’Italia agli Europei è stato uno shock, il più grande disastro nella storia della Nazionale. C’è stata grande confusione, sembrava che i giocatori fossero alla prima partita dopo tanti mesi, giocavano a testa bassa, non capivano la posizione. Non ho capito nemmeno la scelta di far giocare Fagioli. Forse c’è stata dell’arroganza da parte di Spalletti".
E ancora: "Spalletti non ha creato un gruppo, avevamo una banda di giocatori impauriti, anche giocatori come Chiesa e Barella sembravano senza personalità. Chiellini non era Pelé, ma non mollava e incitava i compagni. Invece adesso sembrava che stessero giocando una partitella di allenamento. Si può perdere, ma quello che non va bene è il modo in cui abbiamo perso: sembrava che quando l’arbitro fischiava la fine i nostri giocatori fossero contenti, sollevati".
ALLEGRI DOPO SPALLETTI - Ma chi potrebbe prendere il posto di Spalletti? Briatore non ha dubbi: Massimiliano Allegri, libero dopo la rottura con la Juventus. "Per me Allegri sarebbe il top come ct: non avrebbe più la pressione tutti i giorni e ha una grandissima esperienza", ha spiegato Briatore.
L'imprenditore, poi ha svelato un aneddoto: "Ci ho parlato quando la partita con la Svizzera ancora non era finita: mi ha detto che dobbiamo giocare come gioca storicamente l’Italia, senza cercare di scimmiottare il gioco di altre nazionali, non siamo la Spagna. Negli ultimi Europei vinti non eravamo i più forti, ma c’era grande coesione. Se non ci fosse stato Donnarumma in vena di miracoli, avremmo preso cinque gol da tutti. In questo momento non abbiamo giocatori di livello. La Francia è piena di giocatori che militano in Inghilterra, in Italia, in altri campionati. Invece i nostri, a parte Donnarumma, non li vuole nessuno all’estero".
CAPISCO MANCINI - Infine, Briatore chiude con un altro duro commento sull'Italia: "Noi siamo partiti per gli Europei in pompa magna ma, visti i risultati tecnici e di organizzazione, se fossi ministro dello Sport smantellerei tutto. Dopo gli Europei con Mancini sono successe solo tragedie. La gente invecchia, e quando uno non ce la fa più e non è più motivato, deve lasciare il posto a qualcuno più motivato. Metterei gente giovane, fuori dalla politica, e tutti dovrebbero pensare a motivare i giocatori per vincere. Mancini, una volta capito il livello che avevamo, ha preferito andarsene e non fare queste figure. Adesso l’ho capito, e non si può biasimarlo".