Chissà se la vita di Juan Antonio sarebbe cambiata, se cinque anni fa Daniel Passarella non si fosse opposto al trasferimento all'Inter, che lo voleva portare in Italia. Antonio restò in Argentina e andò a giocare il campionato sudamericano under 17 con la Nazionale. Al suo fianco c'era un centravanti già allora noto per il suo incredibile fiuto del gol, suo coetaneo (entrambi nati nel 1988), tale Sergio Aguero. Il destino li ha divisi: uno gioca in Inghilterra in una squadra di sceicchi, l'altro in Italia in una formazione che deve lanciare i giovani per continuare a pagare puntualmente gli stipendi.

Se continua così, Antonio può raggiungere gli stessi traguardi. In fondo ha solo 23 anni. E al bene del Brescia, nelle prime due giornate, Antonio ha già contribuito in maniera sostanziosa: l'assist a Feczesin per la prima rete al Vicenza nel debutto al Rigamonti, la rasoiata che ha evitato una beffa atroce nella prima trasferta di campionato. Juan Antonio ha il 29 sulla schiena, ma il numero fortunato è il 30. Come il 30 agosto, la serata della prima rete con la maglia del Brescia. E il 30 aprile, 4 mesi fa, segnò il primo gol in Italia, in Ascoli-Frosinone 3-1. Al 'San Francesco' è solo l'inizio...

(Bresciaoggi)