Gino Corioni non cambia idea: Beppe Scienza non si tocca: 'L'ho detto e lo ripeto - spiega il presidente - io mando via un allenatore soltanto quando non ha più in mano la squadra. Non mi sembra sia questo il caso. Vero, se continuiamo a perdere poi dovremo prendere delle decisioni, ma non è che Scienza da tecnico dei miracoli diventa all'improvviso uno da esonerare'.

La brutta sconfitta contro l'Ascoli però pesa, così come la crisi della squadra: il Brescia non vince dal 24 settembre e non fa gol dall'8 ottobre: 'È vero che non possiamo continuare a perdere, la squadra è in uno stato di coma pietoso da cui bisogna uscire. Non vorrei che i ragazzi avessero cominciato ad avere paura, in questo caso sarebbe veramente dura. Non dimentichiamo però che contro l'Ascoli mancavano 7 titolari e abbiamo preso un gol stranissimo su punizione. O c'è stata una deviazione, o Leali ha messo male la barriera e non ha visto partire il tiro'.

Non c'è stata l'occasione di riprendersi neppure quando al Rigamonti c'era un ospite speciale: 'Peccato, per una volta che Guardiola veniva a vedere la partita allo stadio... Ma ci saranno altre occasioni, e con Pep ci rivedremo presto. Intanto bisogna uscire presto da questa situazione difficile'. Scienza sarà regolarmente in panchina sabato a Modena, contro il Sassuolo. 'Ma non soltanto con il Sassuolo, anche per le partite a venire - precisa Corioni -. Io non intendo cambiare l'allenatore, anche se contro l'Ascoli il Brescia ha disputato la peggior partita della sua stagione. Adesso dobbiamo uscire dal tunnel. L'obiettivo rimane sempre la salvezza, il traguardo è fissato a quota 50 punti. Certo, questi risultati non ci aiutano affatto nelle trattative di mercato. Adesso la priorità è il campo. Dobbiamo assolutamente invertire la tendenza'.

(Brescia Oggi)